Tre storie di donne scomparse in un libro di Francesca Carollo

Piatto_Carollo_DEF virgole“Le amiche che non ho più. Lucia, Federica, Roberta”: è il titolo del libro della giornalista Francesca Carollo (168 pagine, 12€) che affronta il tema delle violenze sulle donne con particolare riferimento alla scomparsa di alcune donne di cui, nonostante i tanti talk show televisivi dedicati alla loro sorte, non si è avuta più notizia. E’ un tema di drammatica attualità anche per le dimensioni che il fenomeno ha assunto: l’ultima relazione semestrale del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse – riferita nella prefazione da Luciano Garofano, ex comandante del RIS di Parma – documenta infatti che ammontano a 31.372 le persone ancora da rintracciare, di cui si sono perse le tracce tra il 1974 e il giugno del 2015. La tendenza, purtroppo, registra un costante e preoccupante aumento: nei primi sei mesi del 2015, infatti, sono state presentate quasi ottomila nuove denunce e solo nel 2014 sono scomparse 5.364 donne, di cui 1.028 non sono state ancora ritrovate.

Francesca Carollo – inviata e volto storico di «Quarto Grado», programma televisivo in onda in prima serata ogni venerdì su Rete 4, e collaboratrice del programma «Quinta Colonna» oltre che essere stata inviata per vari programmi giornalistici di Mediaset – dice: «Ho scritto questo libro non per accusare qualcuno, ma per tentare di proteggere qualcuno. L’ho scritto perché le donne si ricordino sempre di tenere gli occhi ben aperti, quando qualcosa non va con i loro mariti, con i loro compagni o, più semplicemente, perché sappiano sempre essere vigili.

La mia esperienza nella cronaca – e queste tre inchieste ne sono testimonianza – mi porta ogni giorno a osservare con attenzione quanto succede attorno a me, alle mie amiche, alle donne delle storie che seguo, e a riflettere su quanto siamo esposte, spesso senza rendercene conto, a pericoli.

Non è un monito, il mio libro, ma lo specchio di un pezzo del nostro Paese, in cui non siamo abbastanza tutelate, C’è del giallo, c’è inchiesta, c’è racconto di verità a cui ho assistito, ma soprattutto c’è cuore».

E lo fa attraverso le storie di tre donne: l’impiegata di banca Lucia, la pornodiva Federica, e Roberta una mamma e una moglie. Di Roberta non si sa più nulla, ma di Lucia e di Federica si conosce la fine: il corpo di Lucia è stato ritrovato e la sentenza per omicidio e soppressione di cadavere è stata emessa; il corpo di Federica è riemerso da un lago e si attende il giudizio definitivo a carico di uno psicopatico pluriassassino.

Nel raccontare queste tre storie Francesca Carollo conduce il lettore attraverso un campo minato, interrogandosi sui mille significati della parola “femminicidio”. E ricavandone anche dei consigli che colloca in appendice in un vademecum di buoni comportamenti, “Linee guida in caso di persone scomparse”, a firma del generale Luciano Garofano.

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