Mario Orfeo, l’uomo buono per tutte le stagioni, dopo aver conquistato il tg1 portando a termine la lunga marcia di avvicinamento sotto le bandiere della sinistra-ma-non-troppo, ora dall’alto della poltrona di direttore generale  puó servire più fedelmente il “padrone” del momento. Usurpando il nome del Pd e della sinistra, è noto che Renzi, per non farsi dimenticare, ha bisogno di apparire ogni giorno nei telegiornali della Rai e chi meglio di Mario Orfeo lo può accontentare? Ma Renzi ha anche bisogno di convincere gli italiani che, in nome di una supposta governabilità, sia necessario allearsi al suo amico Berlusconi. Anche in questo caso l’arma per convincere gli italiani resta  la Rai di Orfeo il cui compito sembra essere anche quello di mascherare un Berlusconi ormai al crepuscolo, tanto da apparire persino in difficoltà con la parola. Un Berlusconi piuttosto demoralizzato, anche se nei notiziari Rai non lo dà a vedere, che ha deciso di dedicarsi alla difesa degli  agnellini che tiene amorevolmente in braccio al posto delle varie Ruby rubacuori, animatrici delle “serate eleganti” ad Arcore. 
Ma se Mario Orfeo è riuscito a coronare il suo sogno conquistando la poltrona più alta alla Rai, vi è anche chi in questi stessi giorni sta versando lacrime amare per la cocente sconfitta alle elezioni amministrative: è il Movimento 5 Stelle che a sua volta vede allontanarsi la prospettiva di conquistare la “stanza dei bottoni” a livello nazionale. Peccato perché il Movimento è riuscito a deludere quella massa di italiani che avevano sperato in °qualcosa di nuovo”. D’altra parte, sia pur ripensandoci a posteriori, che cosa ci si poteva aspettare da un comico come Grillo o da un antipatico come Luigi di Maio (sembra sempre che stia partecipando ad un funerale), o da un ragazzino viziato come Davide Casaleggio? Era destino sin dall’inizio che finisse in  una sconfitta.
Giovanni Perez  

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