E’ morto all’età di 92 anni nella sua casa di Cetona (Siena), in seguito alle conseguenze di una polmonite, lo storico Rosario Villari, docente di storia moderna ed ex parlamentare del Partito Comunista italiano. La notizia è stata diffusa dal fratello Lucio, anch’egli storico.
Membro dell’Accademia nazionale dei Lincei, Rosario Villari, nato a Bagnara Calabra il 12 luglio del 1925, ha raggiunto la notorietà grazie ai suoi manuali sui quali hanno studiato migliaia e migliaia di studenti liceali. Tra gli argomenti sui quali si è concentrata la sua attività di storico, ci sono il Regno di Napoli nel Settecento, la questione meridionale, la storia dell’Europa contemporanea, il Mezzogiorno e i contadini, il Risorgimento italiano. Tra le sue opere, Mezzogiorno e contadini nell’età moderna (1961); La rivolta antispagnola a Napoli (1967); Ribelli e riformatori dal XVI al XVIII secolo (1979); Elogio della dissimulazione. La lotta politica nel Seicento (1987); Per il re o per la patria; La fedeltà nel Seicento (1994); Scrittori politici dell’età barocca (1998); Mille anni di storia. Dalla città medievale all’unità dell’Europa (2001, aggiornata nel 2005).
La sua attività politica ha mosso i primi passi nella terra di origine, la Calabria, dove ha preso parte all’organizzazione dei movimenti contadini per la riforma agraria. Villari ha iniziato gli studi universitari a Firenze e li ha conclusi a Messina. E’ stato allievo di Galvano Della Volpe. Giovanissimo, ha debuttato sulle pagine del ‘Politecnico’ di Elio Vittorini, con una poesia e tre racconti. Ma poi i suoi interessi si sono rivolti verso la politica e la storiografia. Negli anni Cinquanta, come redattore di ‘Cronache meridionali‘, rivista di area comunista diretta da Gerardo Chiaromonte, ha pubblicato i primi saggi sul mondo rurale nel Regno di Napoli, poi confluiti nel volume Mezzogiorno e contadini nell’età moderna, uscito da Laterza nel 1961. Nello stesso periodo e per il medesimo editore ha curato l’antologia Il Sud nella storia d’Italia (con un aggiornamento che risale al 1978). Tra gli altri titoli una Storia dell’Europa contemporanea e un manuale per le scuole superiori (Sommario di Storia).
Villari ha insegnato nelle università di Messina (1968-71), Firenze (1971-79), e La Sapienza di Roma (1979-95). È stato visiting professor al St Antony’s College dell’Università di Oxford e all’Institute for Advanced Study di Princeton.
È stato membro del comitato centrale del Pci, nel quale ha sempre sostenuto una linea democratica e riformista, e una politica di autonomia rispetto all’egemonia sovietica. È stato eletto deputato nella VII legislatura (1976-1979). Ha, inoltre, partecipato intensamente al dibattito culturale e storiografico con saggi e articoli pubblicati in varie sedi ed occasioni e con interventi in trasmissioni radiofoniche e televisive.
Nel 1990 è stato eletto membro dell’Accademia nazionale dei Lincei. Dallo stesso anno, per i cinque anni, è stato presidente della giuria del Premio Viareggio, incarico abbandonato dallo stesso Villari nel 1995. Nel 1996 è stato nominato presidente della Giunta centrale per gli Studi Storici.
Domani a Cetona si terrà una cerimonia in suo omaggio organizzata dal Comune.
“Rosario Villari – ha dichiarato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – è stato uno storico e politico di valore, una personalità che ha saputo coniugare al meglio studio, passione e militanza nel segno della ricerca, dell’insegnamento e dell’impegno sociale. Con lui la cultura italiana e il Paese perdono un grande intellettuale che ha contribuito alla formazione di molti”.
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