Amazon, l’azienda statunitense di commercio elettronico molto attiva anche in Italia, brevetta braccialetti in grado di monitorare le attività dei dipendenti e in grado anche di inviare ai polsi del lavoratore “vibrazioni” per indicacare eventuali errori nello svolgimento delle mansioni.
Il sistema – nelle intenzioni del fondatore, Jeff Bezos (che fu accolto a braccia aperte in un incontro con l’allora capo del governo italiano Matteo Renzi, che lo indicò come grande imprenditore illuminato) – è pensato per controllare gli ordini e l’inventario e se le mani si muovono nello scaffale esatto. Lo strumento di controllo sul rendimento dei lavoratori non è ancora operativo, ma già suscita proteste per una potenziale della privacy e dei diritti di chi opera nella spedizione degli ordini. E anche i sindacati prendono posizione sul meccanismo: “Ne penso tutto il male possibile”, dice Barbagallo della Uil; “si commenta da solo”, dice la segretaria della Cgil Susanna Camusso; critica la segretaria della Cisl, Furlan.
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