I personaggi femminili resi immortali dalla musica di Giuseppe Verdi e di Giacomo Puccini rivivono in una mostra a Palazzo Martinengo Colleoni a Brescia, dove si possono ammirare i costumi che le interpreti di quei personaggi hanno indossato in alcune celebri interpretazioni alla Scala. L’esposizione – sotto il titolo “PrimeDonne. Le Donne di Puccini e le Eroine di Verdi” – inaugurata da Giuseppe Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Brescia, e dal presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco, rimarrà aperta fino al 28 dicembre (ore 10-20, meno il martedì).
L’interesse e il fascino della mostra derivano dall’impatto con l’elemento caratterizzante che identifica e imprime nella memoria le figure femminili di Giacomo Puccini, piene di fascino e di seduzione, e di Giuseppe Verdi, tormentate e asppassionate.
Grazie a questa mostra, promossa dalla Fondazione Bracco di Diana Bracco e dall’Accademia Teatro alla Scala e realizzata in collaborazione con Brend-Brescia Nuove Direzioni, il pubblico potrà rivivere pagine emozionanti dell’opera lirica italiana fra Otto e Novecento. Essa nasce dalla fusione di due rassegne già presentate a Milano e a Villa Bertelli di Forte dei Marmi e propone gli abiti di scena cuciti nei laboratori scaligeri dagli allievi del Corso per sarti dello spettacolo dell’Accademia Teatro alla Scala sulla base dei figurini originali.
“Questa mostra – ha commentato Diana Bracco – si inquadra nel progetto di collaborazione pluriennale tra la nostra Fondazione e l’Accademia scaligera a sostegno delle giovani generazioni e dei talenti emergenti in campo scientifico e artistico. Con la rassegna dedicata ai costumi realizzati dagli allievi dei corsi di sarti per lo spettacolo, abbiamo voluto portare l’attenzione sulla grande tradizione italiana dell’alto artigianato, vera eccellenza del saper fare italiano. Personalmente – ha proseguito la dottoressa Bracco – i vestiti di scena mi appassionano molto ed esercitano da sempre un fascino particolare sulla mia immaginazione di melomane. ‘PrimeDonne’ è una mostra unica, che permette di toccare con mano le stoffe e i tessuti delle eroine di Verdi e Puccini”.
Diana Bracco ha ricordato anche che con Brescia e i suoi ‘Leones’ ha un debito di riconoscenza particolare, per quanto hanno fatto per il Padiglione Italia e per tutta l’Expo di Milano. “Senza gli amici del consorzio Orgoglio Brescia – ha detto – non avremmo potuto offrire al mondo lo spettacolo incredibile dell’Albero della Vita, un vero esempio della nostra eccellenza imprenditoriale”. (m. s.)
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