Due ragazze di 16 anni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, sono morte a Roma dopo essere state investite nella notte a Corso Francia. Alla guida dell’auto che le ha investite c’era un giovane di 20 anni, Pietro Genovese, figlio del regista Paolo Genovese. Le due giovani vittime abitavano in zona, nel vicino quartiere Fleming: in particolare Gaia è la figlia di un ufficiale di complemento dei carabinieri in congedo. Il giovane, che si è fermato subito dopo l’incidente nel tentativo di prestare soccorso alle due ragazze, è stato poi trasportato al Policlinico Umberto I in stato di shock, dove è stato anche sottoposto al test di alcol e droga. Sequestrata la sua auto insieme con il cellulare per stabilire se al momento dell’impatto lo stesse utilizzando. La polizia locale ascoltato in queste ore diversi testimoni per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di zona.
Gaia e Camilla stavano attraversando la strada, bagnata dalla pioggia che è scesa abbondante sulla città. Un residente racconta che le due ragazze sono morte praticamente all’istante; i loro corpi erano distanti qualche metro l’uno dall’altro ma lontano dalle strisce pedonali”. Forse Gaia e Camilla volevano scavalcare il guardrail per raggiungere più rapidamente le c loro abitazioni nel quartiere Fleming “.
Di loro un compagno di classe al liceo classico De Sanctis dice: “E’ una tragedia enorme. Ieri era la prima serata di vacanza vera. Gaia faceva sport, giocava a pallavolo, erano due bravissime ragazze, erano molto amiche. Ieri tornavano a casa dopo aver passato la serata in giro. Qui a Corso Francia corrono tutti e spesso passano con il semaforo rosso”.
Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, si procede per omicidio stradale.
“Roma è una vera e propria ‘giungla stradale – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – A dirlo sono i numeri ufficiali su incidenti, morti e feriti registrati sulle strade della capitale: il 2018 si è chiuso con un bilancio tragico di 143 morti, di cui oltre un terzo (57 vittime) sono proprio pedoni. Non è andata meglio nel 2019: solo nei primi 11 mesi dell’anno, e solo nell’area urbana (escluso Raccordo Anulare) gli incidenti sono stati 27.000, con 111 vittime e 12.568 feriti”.
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