Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto di nomina a primo ministro del governo russo di Mikhail Mishustin (foto). Il documento è stato siglato dal leader del Cremlino subito dopo l’approvazione da parte della Duma (il parlamento) della candidatura di Mishustin come capo del governo, con 383 voti a favore, 41 astenuti e 0 contrari.
Putin ha nominato l’ex premier Dmitri Medvedev (dimessosi due giorni fa dalla carica) vice capo del Consiglio di sicurezza russo, un incarico nuovo appena introdotto dal leader del Cremlino.
Vladimir Putin ha usato l’annuale discorso all’Assemblea Federale, ovvero le Camere riunite più il gotha dell’amministrazione statale, per presentare al Paese la riforma costituzionale di cui tanto si vociferava. E i rumors hanno fatto centro. Lo zar ha davvero proposto di rafforzare il ruolo di parlamento e governo, a discapito dei poteri presidenziali. Manovra che ha tutta l’aria di essere funzionale a tenere Putin in sella anche in futuro, benché in un ruolo diverso da quello di presidente, il cui mandato verrà ora espressamente limitato a due mandati.
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