La Procura di Roma ha ottenuto il giudizio immediato per i sei indagati nell’inchiesta sull’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer assassinato il 23 ottobre 2019 quartiere nel Appio da due spacciatori per difendere la fidanzata da uno scippo della borsa in cui custodiva denaro per l’acquisto di droga. Gli accusati sono i due autori materiali dell’aggressione, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, la fidanzata Luca, Anastasia Klymenyk, e l’ex compagno di scuola della vittima, Giovanni Princi, entrambi coinvolti nel segmento di indagine sul tentato acquisto di sostanze stupefacenti. Giudizio immediato anche per Marcello De Propris, accusato di concorso in omicidio, e per il padre Armando, accusato di detenzione di droga.
La Procura contesta a Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris l’aggravante della premeditazione nell’omicidio di Luca Sacchi. E’ quanto emerge dalla richiesta di giudizio immediato firmata dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal sostituto Nadia Plastina.
Nel capo di imputazione i pm scrivono che Del Grosso e Pirino sono giunti in via Mommsen a bordo di una Smart “entrambi armati, il primo di un revolver calibro 38 fornitogli da Marcello De Propris, e Pirino di una mazza da baseball”.
Nella richiesta di giudizio immediato i magistrati ricostruiscono le fasi dell’aggressione avvenuta il 23 ottobre scorso. Del Grosso e Pirino si sono avvicinati “alla vittima e alla sua fidanzata Anastasia che aveva uno zaino rosa contenente la somma di 70 mila euro. Pirino ha colpito la ragazza intimandole di consegnare lo zaino e successivamente ha tentato di colpire Sacchi, che si proteggeva con il braccio riportando due grosse ecchimosi, mentre Del Grosso, alla resistenza dei due fidanzati, ha esploso un colpo di arma da fuoco a distanza ravvicinata in direzione del capo di Luca cagionandogli gravissime lesioni a causa delle quali il giovane è deceduto a distanza di poche ore”.
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