di FABIO CAMILLACCI/ L’Atalanta e a, a sorpresa la Spal, si qualificano ai quarti di finale di Coppa Italia. La Dea elimina il Cagliari al Gewiss Stadium di Bergamo, mentre i ferraresi che attualmente militano in Serie B, fanno fuori il ben più quotato Sassuolo battendolo a Reggio Emilia. Partiamo dai nerazzurri di Gasperini che nel 3-1 ai sardi mettono in mostra anche il repertorio di Aleksej Miranchuk: 25enne centrocampista russo, alla sua prima partita da titolare come il nuovo acquisto Joakim Maehle, 23enne difensore danese. Il russo apre le danze segnando il primo gol, poi imitato da Muriel e Sutalo. Dell’interessante attaccante 21enne Riccardo Sottil, il gol del momentaneo pareggio isolano.
Ora l’Atalanta attende la vincente della sfida degli ottavi di finale tra Lazio e Parma, in programma giovedi 21 gennaio all’Olimpico. Intanto, i bergamaschi del Gasp si godono quattro vittorie su quattro in questo inizio di 2021; insomma, la Dea si conferma in gran forma e in forte ripresa rispetto alle ultime uscite del 2020. Discorso ben diverso in casa del Cagliari di Di Francesco: quattro sconfitte su quattro nell’anno nuovo. E adesso si fa difficile la posizione dell’ex tecnico della Roma sulla panchina dei sardi.
Favola Spal, i ferraresi battono 2-0 il Sassuolo nel derby emiliano e si regalano la Juventus nei quarti. Dopo aver eliminato Bari, Crotone e Monza nei turni precedenti, la compagine di Pasquale Marino compie l’impresa. Le due reti però sono arrivate in superiorità numerica per il rosso diretto a Djuricic. Sarà dunque Marino, maestro di De Zerbi, a sfidare la Vecchia Signora. A segno il grande ex Simone Missiroli (assistito da un sorprendente Seck, senegalese classe 2001) e Lorenzo Dickmann, 24enne difensore italiano da seguire. Il Sassuolo ha la colpa di non aver chiuso la pratica nel primo tempo visto che poi a inizio ripresa è rimasto in dieci.
Una decisione arbitrale che nel post partita ha scatenato la furia di De Zerbi. In conferenza stampa l’allenatore del Sassuolo ha commentato: “La partita cambia nettamente dopo l’espulsione che a livello di regolamento c’è, ma occorre capire se il varista o l’arbitro di oggi ha mai giocato a calcio. Meritavamo il vantaggio. Abbiamo pagato l’inferiorità numerica e la scarsa condizione di chi non scendeva in campo molto spesso. Le mie scelte erano forzate, ma fossimo stati in undici avremmo condotto la partita come nel primo tempo. Certamente in 10 potevamo fare qualcosa in più ma se c’è gente che non è pronta per giocare c’è poco da fare”. La settimana prossima Roma-Spezia e Lazio-Parma completeranno il quadro di questi ottavi di finale.
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