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“Per me Bologna è una seconda casa, ho avuto un grande sostegno“, ha detto il ricercatore egiziano, che ha ricevuto la grazia dal presidente egiziano Al Sisi ed è stato liberato dopo una condanna a tre anni .
“Sono un attivista dei diritti umani e questa è stata la mia odissea”, ha sottolineato. E ha aggiunto: “Ora serve giustizia anche per Giulio Regeni. Il mio impegno riprende da Bologna”, ha poi aggiunto in conferenza stampa all’Università Alma Mater di Bologna. “Finalmente sono qui: è un sogno che si avvera dopo tanti anni”, ha detto.
Tra qualche giorno Zaki tornerà in Egitto per sposare la fidanzata; successivamente conta di potersi stabilire con la moglie a Bologna.
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