di Francesco Maria Provenzano-
Lunedì 26 ottobre. Sono stati presentati in Senato i seguenti disegni di legge: n.2111 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, n.2112 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”. E’ nell’agenda della Commissione Lavoro la discussione de lddl. n. 2110, di conversione del decreto-legge 146/2015, sulla fruizione del patrimonio storico e artistico, già approvato dalla Camera dei deputati (scade il 20 novembre). Relatore è il sen. Ichino.
Martedì 27. L’Aula si è riunita alle ore 16,32 con all’ordine del giorno le comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori. La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che l’esame dei provvedimenti si svolgerà in Commissione Bilancio fino al 13 novembre; le altre Commissioni trasmetteranno i loro rapporti entro il 4. La trattazione in Aula è prevista dal 16 al 20 novembre, l’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 2070 di conversione del decreto-legge n. 153 del 2015, recante misure per la finanza pubblica (“voluntary disclosure“).
Il relatore, Gianluca Rossi (PD), ha illustrato i contenuti del provvedimento, che è volto a compensare gli effetti finanziari derivanti dalla mancata autorizzazione, da parte della Commissione europea, all’estensione del meccanismo del reverse change, una misura di inversione contabile relativa all’IVA, tesa a contrastare le frodi fiscali, introdotta dalla legge di stabilità del 2015. Per neutralizzare l’aumento delle accise sui carburanti, previsto dalla clausola di salvaguardia, il decreto-legge estende i termini della voluntary disclosure, la procedura per l’emersione e il rientro dei capitali detenuti illegalmente all’estero. La pregiudiziale di costituzionalità presentata da Campanella (Misto-SEL) è stata respinta ed è iniziata la discussione generale. Hanno preso la parola Crosio e Tosato della Lega Nord; Bonfrisco dei CR; Barani di AL; Daniela Donno del M5S e Claudio Moscardelli del PD. La Lega Nord, che ha presentato emendamenti sui lavoratori transfrontalieri della Confederazione elvetica, ha evidenziato l’inattendibilità delle previsioni di entrata legate al voluntary disclosure. Il Gruppo Conservatori e Riformisti ha auspicato un meccanismo di rientro dei capitali più esteso e più equo. Alleanza Liberal popolare ha preannunciato l’astensione, che si trasformerà in un voto favorevole se saranno accolte le proposte sui lavoratori transfrontalieri. Secondo il Movimento 5 Stelle l’estensione dello scudo fiscale è un condono che premia gli evasori. La seduta è terminata alle ore 17:52.
Mercoledì 28. L’Aula alle ore 9,32 ha ripreso l’esame del ddl n. 2070 di conversione del decreto-legge n. 153 del 2015, recante misure per la finanza pubblica (“voluntary disclosure“). IL sen. Tonini del PD ha chiesto una sospensione di un’ora per consentire alla Commissione bilancio di esprimere il parere su tutti gli emendamenti. Ha quindi segnalato la complessità tecnica e la delicatezza politica della norma riguardante gli italiani che hanno lavorato e accumulato risparmi all’estero, i quali non possono essere trattati alla stregua di contribuenti che detengono illegalmente capitali all’estero. Gli emendamenti riferiti all’articolo 1 sono stati respinti. All’articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti 2.202, a prima firma della senatrice Bonfrisco di CR, che attribuisce ad un’articolazione dell’Agenzia delle entrate, individuata con provvedimento del direttore, la competenza alla gestione delle istanze presentate per la prima volta a decorrere dal 10 novembre 2015; 2.14, di Del Barba del PD e 2.16 (testo 3), che prevedono l’esonero dagli obblighi dichiarativi per i soggetti residenti in Italia che prestano attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera. Su richiesta di Russo del PD, sono stati accantonati gli emendamenti identici 2.21, dei sen. Crosio e Tosato della Lega Nord, e 2.22, a prima firma di Micheloni del PD, che sono stati sottoscritti da numerosi senatori e ai quali hanno preannunciato voto favorevole i Gruppi FI-PdL e AL. I testi prevedono che le somme detenute all’estero da cittadini italiani non più residenti all’estero presso conti correnti bancari, purché accantonate durante il periodo di iscrizione all’Aire, sono assoggettate all’aliquota del 5 per cento. Secondo il sottosegretario all’Economia e Finanze Zanetti l’emendamento crea una disparità, nel trattamento fiscale di redditi di identica fonte, tra cittadini iscritti e non iscritti all’Aire.
L’Assemblea con 157 voti favorevoli, 66 contrari e 5 astenuti, ha poi approvato con modifiche l’A.S.2070, di conversione in legge del decreto-legge 153/2015, recante misure per la finanza pubblica (“voluntary disclosure“); il testo passa all’esame della Camera dei deputati. La seduta è stata sospesa: riprenderà alle ore 16,30. Mentre il Comitato Schengen ha ascoltato il ministro della difesa, Roberta Pinotti, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio.
In Commissione di Vigilanza Rai si è svolta l’audizione del Presidente del Consiglio di amministrazione e del Direttore generale della Rai, Monica Maggioni e Antonio Campo dall’Orto. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario Tosato (LN), Eva Longo (AL), Vacciano (Misto), Laura Bottici (M5S). Le opposizioni hanno evidenziato che l’aumento delle accise non è scongiurato ma rinviato di soli tre mesi. Hanno annunciato voto favorevole Anna Cinzia Bonfrisco (CR), Zeller (Aut), Di Biagio (AP), Sciascia (FI-PdL), Mauro Marino (PD), i quali hanno affermato che la procedura della voluntary disclosure non è equiparabile ad un condono, perché prevede il pagamento delle somme dovute ed esclude l’anonimato.
L’Assemblea ha poi ripreso l’esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati. Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Nella seduta del 22 ottobre si è concluso l’esame dell’articolo 5. Nella seduta odierna è stato accantonato l’articolo 6 (disposizioni per il contenimento della diffusione del cinghiale nelle aree protette). E’ stato approvato l’emendamento 3.0.500 (testo 2) del relatore, precedentemente accantonato, che riorganizza l’Enea trasformandola nell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. Approvati senza modifiche gli articoli 7 (semplificazioni in materia di valutazione d’impatto ambientale), 8 (valutazione di impatto sanitario per i progetti relativi alle centrali termiche), 9 (modifiche al decreto legislativo n. 30 del 2013), 10 (dati ambientali), 11 (modifiche al decreto legislativo n. 115 del 2008), 14 (disposizioni di interpretazione autentica) e 15 (agevolazioni per appalti verdi). All’articolo 12 è stato approvato l’emendamento 12.501 di Arrigoni (LN) che inserisce nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse anche i sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri da biomasse non alimentari. All’articolo 13 (attraversamento di beni demaniali da parte di opere della rete di trasmissione nazionale) è stato approvato l’emendamento 13.500 della senatrice Nugnes (M5S) che aumenta a 60 giorni il termine per l’autorizzazione. Articolo 16 (promozione dei sistemi EMAS ed Ecolabel), è stato approvato l’emendamento 16.502 del relatore. All’articolo 25 (fertilizzanti correttivi) è stato approvato l’emendamento 25.500 (testo 3) della senatrice Bertuzzi (PD) in base al quale l’utilizzazione dei correttivi deve garantire il rispetto dei limiti di apporto di azoto fissati da una direttiva europea. E’ stato approvato lo stralcio dell’articolo 21 del testo approvato dalla Camera riguardante la gestione degli imballaggi. La seduta è terminata alle ore 19:50.
Giovedì 29. Alle ore 9,32 si è riunita l’Aula. In apertura di seduta la senatrice Ricchiuti del PD ha ricordato l’impegno politico e civile di Pier Paolo Pasolini nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa. Con le comunicazioni rese, ai sensi dell’articolo 126 del Regolamento, dal Presidente è iniziata la sessione di bilancio. Il Presidente Grasso, tenuto conto del parere della Commissione bilancio, ha comunicato che la legge di stabilità appare complessivamente in linea con le prescrizioni della legge di contabilità e di finanza pubblica, ad eccezione dell’articolo 33, comma 45, riguardante l’osservatorio per i servizi pubblici locali, di cui ha disposto lo stralcio. Ha quindi deferito alla Commissione bilancio e alle altre Commissioni permanenti i ddl nn. 2111 e 2112.
L’Assemblea ha poi proseguito l’esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati. Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Nella seduta di ieri è proseguito l’esame degli articoli e sono stati accantonati gli articoli 6 e 28. Nella seduta odierna sono stati approvati senza modifiche gli articoli 39 (restituzione di specifiche tipologie di imballaggi per uso alimentare), 40 (rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti di piccolissime dimensioni), 41 (fine vita dei pannelli fotovoltaici), 42 (tariffa del servizio di gestione dei rifiuti urbani), 43 (attuazione delle direttive europee sui rifiuti elettrici), 44 (semplificazione per ordinanze e poteri sostitutivi in materia di rifiuti), 46 (rifiuti non ammessi in discarica), 47 (obiettivi di riduzione dei rifiuti in discarica), 48 (rifiuti ammessi in discarica), 49 (miscelazione dei rifiuti), 50 (utilizzo solfati di calcio nel recupero ambientale). All’articolo 45 (riduzione rifiuti non riciclati), sono stati approvati gli emendamenti identici 45.501 di Marinello (AP) e 45.502 di Di Biagio (AP), che sopprimono il comma 3 (modifica al decreto legislativo n. 152 del 2006 volta a sostituire la parola polietilene con la parola plastica). Su proposta della Commissione, sono stati stralciati gli articoli 26 (comunicazione in materia di imballaggi), 27 (programma di gestione degli imballaggi), 28 (bilancio del consorzio nazionale imballaggi), 32 (iscrizione ai consorzi per la raccolta dei rifiuti) e 35 (disciplina per la gestione degli oli e grassi vegetali e animali) del testo approvato dalla Camera. Il seguito dell’esame è rinviato alla prossima settimana. La seduta è terminata alle ore 13:45.
Al termine della seduta, appena uscito dall’Aula, nel Salone Garibaldi ho fermato il senatore del Pd Pasquale Sollo, membro della Commissione Ambiente, al quale ho chiesto un commento su questo provvedimento, ecco la sua risposta: “L’aula del Senato è stata impegnata in questi giorni con l’esame del disegno di legge recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Questo provvedimento, insieme alla riforma delle agenzie ambientali, completa quel percorso di riforma sulle politiche ambientali avviato con l’approvazione della legge sugli ecoreati, che si propone di favorire in maniera efficace lo sviluppo delle imprese di qualità, mettendo definitivamente al margine quell’imprenditoria malsana causa principale delle innumerevoli violenze al nostro patrimonio ambientale. Tante le misure presenti per favorire lo sviluppo nel nostro Paese dell’economia verde: daremo incentivi e sgravi fiscali alle imprese che baseranno la produzione su materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati; abbiamo stanziato fondi per 10 milioni di euro per il 2014 per la demolizione da parte dei Comuni di opere ed immobili realizzati in aree del Paese esposte al rischio idrologico o in assenza o in difformità del permesso a costruire; vengono istituite le autorità di bacino dei dissesti idrografici per prevenire esondazioni e gestire i corsi principali dei fiumi italiani; sarà più semplice bonificare i siti di interesse comunitari; i Comuni potranno istituire, anche in associazione tra loro, le oil free zone. Nuove disposizioni molto più dure vengono prese contro le famose carrette blu; viene incentivata la mobilità sostenibile nei percorsi giornalieri casa lavoro e casa scuola, sollecitando l’uso delle due ruote (le biciclette) e con la copertura assicurativa in caso di incidenti. Inoltre, tutte le scuole potranno avere un mobility manager competente a ridurre e semplificare gli spostamenti degli studenti. Sarà più semplice per le pubbliche amministrazioni fare acquisti verdi; viene incentivata la raccolta differenziata e il riuso di materiali riutilizzabili attraverso i Comuni; torna il vuoto a rendere; viene istituito il made green in Italy. E credo sia estremamente importante menzionare, essendo stata combattuta una lotta per tantissimi anni, il diritto universale all’acqua con il minimo garantito anche agli utenti morosi. In questi ultimi anni qualcosa è cambiato, la coscienza della gente è cresciuta, insieme al senso di responsabilità verso la natura e alla lotta agli sprechi. Così la politica, mettendo in campo questi provvedimenti, sta iniziando a dare una risposta concreta per la soluzione di problematiche così complesse”.
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