di FRANCESCO MARIA PROVENZANO/
Martedì 28 maggio l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30 e la Conferenza dei Capigruppo ha approvato all’unanimità il nuovo calendario dei lavori fino al 27 giugno.
La discussione del decreto-legge sblocca cantieri comincerà domani alle ore 15 e proseguirà nelle sedute di giovedì e venerdì; resta confermato il question time giovedì alle ore 15. La prossima settimana sarà discusso il ddl collegato sulla concretezza della pubblica amministrazione; saranno esaminate anche mozioni sui cambiamenti climatici e su radio radicale. La settimana dal 10 al 14 giugno è dedicata ai lavori delle Commissioni. Nelle sedute dal 18 al 20 giugno saranno esaminati ddl sul servizio sanitario in Calabria, sul salario minimo orario, sulla videosorveglianza; mercoledì 19 giugno il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno. Nelle sedute dal 25 al 27 giugno saranno esaminati il decreto-legge sulla crescita economica, la legge delega europea, ratifiche di accordi internazionali, il ddl costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, il ddl per la tutela delle vittime di violenza di genere.
Mercoledì 29 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 15:00 e l’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 1248, conversione in legge del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (sblocca cantieri).
Il provvedimento consta di 30 articoli, suddivisi in 3 Capi. Il Capo I (articoli da 1 a 5) reca norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali e di rigenerazione urbana. Il Capo II (articoli da 6 a 20) reca disposizioni relative agli eventi sismici della regione Molise e dell’area Etnea. Il Capo III (articoli da 21 a 30) reca disposizioni relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia nel 2017.
I relatori, Santillo (M5S) e Faggi (L-SP), hanno illustrato il testo che stanzia più di un miliardo di euro nel quinquennio per la ricostruzione dei comuni colpiti da eventi sismici; le Commissioni riunite hanno approvato numerose proposte di modifica volte a introdurre semplificazioni per le imprese e maggiori tutele per i territori. L’articolo 1 reca numerose modifiche al codice dei contratti pubblici, volte in parte a semplificare le procedure di aggiudicazione e in parte a consentire il superamento della procedura d’infrazione europea n. 2018/2273. Reintroduce il regolamento unico ed elimina numerosi rinvii a successive linee guida dell’ANAC; autorizza le stazioni appaltanti ad affidare sulla base del progetto definitivo, invece che su quello esecutivo, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; prevede che per i lavori pubblici sopra soglia il progetto di fattibilità sia sempre preceduto dal documento di fattibilità delle alternative progettuali; modifica la disciplina del calcolo del valore stimato degli appalti aggiudicati per lotti distinti; estende la previsione dell’anticipazione del prezzo da corrispondere all’appaltatore anche ai servizi e alle forniture; modifica la disciplina dei contratti sotto soglia prevedendo che per affidamenti di lavori tra i 40.000 e i 200.000 euro si ricorra alla procedura negoziata (con riduzione da 10 a 3 del numero di operatori da consultare), mentre dai 200.000 euro fino alla soglia si ricorra alla procedura aperta, con esclusione obbligatoria degli offerenti che abbiano presentato offerte anomale; stabilisce tra l’altro che le stazioni appaltanti procedano all’aggiudicazione dei contratti sotto soglia sulla base del criterio del minor prezzo, dovendo invece motivare nel caso in cui vogliano ricorrere al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; rende facoltativo per i comuni non capoluogo di provincia il ricorso a centrali di committenza; modifica i requisiti per la partecipazione alle gare da parte dei consorzi; modifica la disciplina dei motivi di esclusione dalla partecipazione alla gara; modifica la disciplina dei criteri di aggiudicazione dell’appalto prevedendo, tra l’altro, che siano aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa i contratti di servizi e le forniture di importo pari o superiore a 40.000 euro e caratterizzati da notevole contenuto tecnologico o che hanno un carattere innovativo; ridisciplina le modalità per il calcolo della soglia di anomalia; modifica la disciplina del subappalto prevedendo che la stazione appaltante possa decidere nel bando che i lavori subappaltabili raggiungano il 50 per cento dell’importo complessivo di lavori, servizi o forniture.
I relatori di minoranza D’Arienzo (PD) e Ferrazzi (PD), si sono dichiarati contrari al ridimensionamento del ruolo dell’Autorità nazionale anticorruzione, alla moltiplicazione delle stazioni appaltanti, al ritorno del criterio del prezzo più basso, che comporta minore qualità e minori tutele. Hanno evidenziato inoltre che le modifiche del codice degli appalti scontentano tutti, dall’Associazione costruttori a Legambiente. Respinta la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità, presentata da Astorre (PD) e sostenuta dalla senatrice De Petris (Misto-LeU), è iniziata la discussione generale alla quale hanno partecipato Sabrina Ricciardi, Gelsomina Vono, Tiziana Drago, Quarto, Coltorti (M5S); Pazzaglini, Simona Pegreffi, Campari, Arrigoni (L-SP); Grasso, Errani (Misto-LeU); Berutti, Perosino (FI); Urso, Ruspandini, Maria Gallone (FdI); Martelli (Misto); Margiotta (PD).
I Gruppi di maggioranza, Lega e M5S, hanno evidenziato che il decreto velocizza le procedure di affidamento e di ricostruzione e contribuisce alla crescita: i cantieri fermi valgono 36 miliardi, che con l’indotto salgono a 125 miliardi pari al 7 per cento del Pil. FdI e FI considerano invece il decreto un correttivo troppo debole e chiedono un piano di sviluppo infrastrutturale. PD e LeU ritengono che il decreto smantelli il codice degli appalti e indebolisca i principi di trasparenza e legalità.
I relatori di maggioranza in replica hanno precisato che il decreto non ritorna al criterio del minimo ribasso ma privilegia l’offerta aperta a minor prezzo, senza indebolire le garanzie di sicurezza, e incrementa il subappalto in una misura inferiore a quella prevista in sede europea.
I relatori di minoranza hanno ribadito la convinzione che la lentezza dei cantieri non dipenda dal codice degli appalti.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Crimi ha ringraziato le Commissioni riunite per il lavoro svolto in un clima di collaborazione. Ha precisato che le norme sblocca cantieri servono in primo luogo ad accelerare gli interventi di ricostruzione dopo il fallimento del modello di governance adottato per il sisma del centro Italia. Il decreto ne tiene conto, apporta graduali correttivi e adotta per il Molise un modello diverso incentrato sui comuni. La seduta è terminata alle ore 19:15.
Giovedì 30 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 12:00 e in apertura di seduta, il presidente di turno La Russa ha informato l’Assemblea che, non essendo ancora pervenuto il parere della 5a Commissione sugli emendamenti presentati, l’esame del provvedimento cosiddetto sblocca cantieri riprenderà alle ore 17, fermo restando lo svolgimento del question time fissato per le ore 15. Nel merito sono intervenuti Marcucci (PD) e Malan (FI) chiedendo la convocazione della Conferenza dei Capigruppo in relazione all’andamento dei lavori. Alle ore 15 sono state svolte le seguenti interrogazioni a risposta immediata.
Il ministro dell’interno Salvini ha risposto all’interrogazione n. 865, illustrata dalla senarice Unterberger (Aut), sulle disposizioni applicative del divieto di circolazione con veicoli immatricolati all’estero per i residenti in Italia. Le modifiche al codice della strada approvate con il decreto sicurezza mirano a contrastare l’elusione di obblighi fiscali; il divieto di esterovestizione di veicoli è temperato da alcune eccezioni. Alcune controindicazioni per i residenti sono state superate per via amministrativa con circolari, per le criticità relative ai lavoratori stagionali il Governo sta valutando una soluzione normativa.
Il ministro delle politiche agricole, Centinaio, ha risposto all’interrogazione n. 863, illustrata da De Bonis (Misto) sull’istituzione della Commissione unica nazionale per i prezzi del grano con sede a Foggia. Il Governo ribadisce l’impegno a evitare frodi e speculazioni e la disponibilità a istituire la commissione unica sul grano al fine di giungere a un accordo sul prezzo valido a livello nazionale. Il grano immesso sul mercato è sottoposto a controlli di salubrità, mentre l’Autorità antitrust si occupa del contrasto alle pratiche sleali.
Il ministro Centinaio ha poi risposto all’interrogazione n. 869, illustrata dalla senatrice Biti (PD), sull’eventuale revisione del trattato commerciale CETA con il Canada in ambito agricolo. Il CETA è già in vigore e le aziende esportatrici possono beneficiarne. Il ministro sta incontrando associazioni di categoria in vista della revisione di medio termine dell’accordo con il Canada. I due punti negativi sono il numero limitato di prodotti italiani esportabili e l’insufficiente garanzia rispetto alle contraffazioni.
Il ministro Centinaio ha risposto infine all’interrogazione n. 866 illustrata di Bergesio (L-SP) sulla tutela della dieta mediterranea rispetto al programma proposto dalla commissione internazionale EAT-Lancet. La delegazione italiana alla commissione ONU sulle etichettature si è adoperata per modificare la posizione che danneggiava l’agroalimentare italiano. Occorre evitare una classificazione standardizzata dei singoli prodotti, che prescinde dalla qualità, e tenere conto del fatto che la dieta mediterranea è riconosciuta patrimonio dell’umanità.
Il ministro della difesa Trenta ha risposto all’interrogazione n. 867, illustrata dalla senatrice Rauti (FdI), sul tema scelto per la sfilata militare del 2 giugno 2019, difendendo la decisione di celebrare la festa all’insegna dell’inclusione.
Il ministro Trenta ha poi risposto all’interrogazione n. 864, illustrata da Causin (FI), sul programma di acquisto degli aerei F-35: al momento si è conclusa la prima fase e sono stati consegnati 13 veicoli; è in corso una valutazione sul livello di partecipazione al programma che comporta un consistente impegno finanziario, e la decisione dovrà essere assunta dal Governo nella sua collegialità, tenuto conto delle complesse implicazioni strategiche, tecnologiche, industriali, occupazionali del programma
Il ministro della difesa ha risposto infine all’interrogazione n. 868, illustrata dalla senatrice Maiorino (M5S) sulla tutela dei militari colpiti da patologie contratte nel corso delle missioni nei Balcani: il ministro ha presentato un testo normativo che propone l’inversione dell’onere della prova, la garanzia di un trattamento uniforme, lo snellimento delle procedure, il riconoscimento di una speciale indennità di rischio.
In apertura di seduta, il presidente di turno La Russa ha informato l’Assemblea che non è ancora pervenuto il parere della 5a Commissione sugli emendamenti presentati al decreto sblocca cantieri. I senatori Marcucci (PD) e Malan (FI) hanno chiesto la convocazione della Conferenza dei Capigruppo che, riunitasi alle 16,30, ha fissato, a seguito della riformulazione dell’emendamento 1.7, il termine per i subemendamenti entro le ore 12 di domani.
L’esame del ddl n.1248, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici, riprenderà fino alla conclusione martedì 4 giugno alle ore 9,30.
La seduta è terminata alle ore 17:30. L’Aula tornerà a riunirsi martedì 4 giugno alle ore 9:30 con il seguente ordine del giorno: prosecuzione della discussione, avviata con la relazione dei senatori Santillo e Faggi nella seduta del 29 maggio, del ddl di conversione del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (A.S. n. 1248). Le Commissioni riunite Lavori pubblici e Ambiente hanno concluso l’esame del provvedimento martedì 28 maggio.
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