di FRANCESCO MARIA PROVENZANO –
Martedì 28 gennaio l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:00 a conclusione della discussione della relazione sull’amministrazione della giustizia, l’Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza che approva le comunicazioni del Ministro della Giustizia Bonafede, il quale, ritenendo che la giustizia abbia bisogno di interventi chirurgici e di investimenti, prima che di nuove norme, ha evidenziato che nel bilancio 2019 sono stati stanziati per il Ministero della giustizia 8,5 miliardi, nel 2020 quasi 9 miliardi. Nel maggio 2019 è stata avviata la revisione delle piante organiche, quelle della Cassazione sono aumentate di 70 magistrati; negli uffici giudiziari di merito è prevista la distribuzione di 600 nuovi magistrati. La legge di bilancio ha inoltre autorizzato l’assunzione di 2.903 unità di personale amministrativo. Con riguardo all’edilizia giudiziaria, l’amministrazione centrale ha assunto la gestione diretta di 926 immobili e ha promosso la realizzazione in alcune città di poli della giustizia (le cosiddette cittadelle giudiziarie a Roma, Bari, Perugia, Lecce, Vercelli, Trani, Messina, Catania, Milano, Velletri, Venezia, Bologna, Catanzaro, Sassari, Udine). Per un totale di 592 nuovi posti detentivi sono stati consegnati i padiglioni di Lecce, Parma, Trani; altri 400 ne deriveranno dai nuovi padiglioni di Taranto e Sulmona. E’ stata incrementata la dotazione organica della polizia penitenziaria; sono state aperte nuovi sedi per le detenute madri a Roma e a Firenze; è stata potenziata l’attività lavorativa dei detenuti (alla data del 30 giugno scorso risultano 16.850 detenuti lavoranti grazie ai protocolli con enti per lavori di pubblica utilità). Il Ministero della giustizia ha costituito una squadra speciale per la protezione dei minori e ha ampliato gli accertamenti dell’ispettorato sulle ingiuste detenzioni. Sul tema delle riforme, il Ministro ha richiamato il ddl delega che punta su un unico rito ordinario per le controversie civili davanti al giudice monocratico, su un atto introduttivo unico per tutti i procedimenti civili, sull’accelerazione della digitalizzazione. Le pendenze al 30 settembre 2019 risultavano 3.329.436, il 2,8 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni il calo è del 36 per cento. Con riguardo alle riforme penali, il ministro ha ricordato alcune leggi importanti già approvate: la cosiddetta Spazza corrotti, che ha introdotto l’agente sotto copertura, il Daspo ai corrotti e un nuovo regime di prescrizione; il cosiddetto codice rosso e il decreto legge in materia di intercettazioni. Infine, il Ministro Bonafede ha ricordato gli interventi normativi in fase di elaborazione: le nuove norme in materia di tutela penale degli alimenti, la disciplina del divieto di pubblicizzazione parassitaria, il ddl sulla magistratura onoraria, la riforma costituzionale che introduce principi in materia di funzione e ruolo dell’avvocato, la riforma del CSM, il progetto di riforma del processo penale.
Alla discussione hanno partecipato i sen. Valeria Valente, Monica Cirinnà, Anna Rossomando (PD); Ostellari, Pellegrini, Pepe (L-SP); Vitali, Maria Gallone, Dal Mas, Fiammetta Modena (FI); Emma Bonino (Misto); Daniela Donno, Angela Piarulli (M5S); Cucca (IV); Grasso (Misto-LeU); Balboni (FdI). In replica il Ministro Bonafede ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione della maggioranza e contrario alla proposta dell’opposizione. Ha riconosciuto che in tema di prescrizione esistono divergenze nell’ambito della maggioranza, ma ritiene che potranno essere superate in vista di un obiettivo comune. Nelle dichiarazioni di voto, la sen. Unterberger (Aut) ha apprezzato l’impostazione del Ministro; si è dichiarata favorevole alla sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio e a una revisione del processo penale volta a eliminare inutili formalismi. Il sen. Cucca (IV) ha salutato positivamente la rinuncia a posizioni di bandiera sui temi della giustizia. Il sen. Grasso (Misto-LeU) ha giudicato positivamente la delega per la riforma del processo civile e ha sollecitato la riforma dell’ergastolo ostativo, l’istituzione di una banca dati sui carichi pendenti, l’operatività del fascicolo elettronico del detenuto. Il sen. Balboni (FdI), dopo aver criticato la mancata attenzione alla magistratura ordinaria, ha ricordato alcune proposte della risoluzione d’opposizione per il superamento delle correnti nel CSM, per la separazione delle funzioni, per il riconoscimento del ruolo e dell’equo compenso dell’avvocato. Il sen. Mirabelli (PD) ha condiviso la priorità dell’intervento sul processo civile e ha auspicato un intervento sulle misure alternative al carcere. Il sen. Pillon (L-SP) ha ricordato che la riforma della prescrizione prevedeva tempi certi per la definizione del processo penale; ha quindi richiamato i temi della riforma della giustizia tributaria, della separazione tra magistratura e politica, della lotta alla droga, dell’affido dei minori. Il sen. Caliendo (FI) ha ricordato i principi liberali del diritto penale e ha criticato l’ipotesi del sorteggio nel CSM. La sen. D’Angelo (M5S) ha annunciato voto favorevole alla proposta di risoluzione di maggioranza. La seduta è terminata alle ore 20:00.
Mercoledì 29 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 e l’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 1665 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 dicembre 2019, n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria, già approvato dalla Camera dei deputati. Con la relazione del sen Astorre Bruno (Pd), è stato incardinato il decreto-legge n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia, già approvato dalla Camera (A.S. 1665), il cui esame è stato concluso dalla Commissione Lavori pubblici nella seduta del 28 gennaio. Le dichiarazioni di voto avranno luogo al termine della Conferenza dei Capigruppo, convocata alle 15. Respinta la questione pregiudiziale di costituzionalità, avanzata dal sen. Pagano (FI), contro la quale è intervenuto il sen. D’Arienzo (PD), è iniziata la discussione generale. Hanno preso la parola i sen. Urso (FdI); De Vecchis, Simona Pergreffi, Rufa, Antonella Faggi (L-SP); Perosino, Ferro, Messina (FI); Gelsomina Vono (IV-PSI); Monica Cirinnà (PD); Santillo (M5S).
Secondo L-SP il decreto avrebbe dovuto imporre paletti più stringenti al commissario straordinario; il deficit di Alitalia non dipende dagli esuberi e i sindacati dei lavoratori devono essere coinvolti nella trattativa. Sarebbe opportuno istituire una Commissione d’inchiesta parlamentare per indagare sulla svendita degli asset strategici del Paese iniziata con il Goveri. Secondo FdI il decreto dispone un’ulteriore proroga priva di una strategia: dal 2017 si sono susseguiti sette interventi privi di efficacia e Alitalia ha perso progressivamente valore, con la diminuzione della flotta, delle destinazioni e dei passeggeri. Negli anni ’90 il centrosinistra si oppose all’alleanza strategica con KLM, che non contrastava con gli interessi della Paese, e molto errori sono stati commessi dalla gestione commissariale.
Secondo FI il debito di Alitalia sarebbe sostenibile se fossero realizzati interventi sul management, sui contratti in leasing, sul personale; il Governo naviga senza una rotta e la nomina di un nuovo commissario è un fallimento annunciato. Secondo IV ogni ipotesi di nazionalizzazione è anacronistica, secondo PD e M5S occorre investire su risanamento e rilancio, scongiurando ogni ipotesi di chiusura.
Il Governo ha accolto diversi ordini del giorno: il G.100, sottoscritto da senatori della maggioranza, impegna a garantire il mantenimento dell’unitarietà operativa aziendale e dei livelli occupazionali e salariali; il G1.101 e G1.104 (testo 2), presentati da senatori della Lega, impegnano a riservare specifiche misure del piano integrativo alla salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti e a riservare specifiche attenzione agli aeroporti italiani anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026; il G1.200 dei senatori di IV impegna a non intraprendere in futuro operazioni di finanziamento e prestito e a individuare nel più breve tempo possibile il partner commerciale più solido per portare a compimento la procedura di cessione; il G.105 (testo 2) di senatori di FI impegna ad adottare misure che tengano insieme l’interesse del Paese, della società, degli utenti e dei lavoratori, cercando di allinearli.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Gelsomina Vono (IV), De Falco (Misto), D’Arienzo (PD) e Giulia Lupo (M5S).Secondo IV, pur mancando qualsivoglia indicazione rispetto al modo di procedere futuro, il provvedimento chiama a un’assunzione di responsabilità. Il Gruppo Misto ha espresso la speranza che l’ulteriore prestito sia realmente prodromico a un rilancio concreto. I sen Ruspandini (FdI), Briziarelli (L-SP) e Mallegni (FIBP) hanno annunciato un’astensione costruttiva per senso di responsabilità. L-SP ha chiesto al Governo di chiarire una posizione univoca: si ipotizza una cessione a soggetti stranieri o, come auspicato dal ministro Patuanelli, se necessario, un intervento dello Stato? Con 140 voti favorevoli, uno contrario e 100 astensioni, l’Assemblea ha approvato, in via definitiva, il ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 2 dicembre 2019, n. 137,recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia (A.S. 1665),incardinato nella stessa giornata con la relazione del sen. Astorre (PD).
Il presidente di turno La Russa ha comunicato gli esiti della Conferenza dei Capigruppo che ha approvato integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 5 febbraio: domani, dopo la discussione di ratifiche di accordi internazionali, il Ministro della salute renderà un’informativa urgente sul Coronavirus. Mercoledì prossimo saranno discusse la mozione sui viaggi della memoria e la proroga della Commissione d’inchiesta sul femminicidio. La Conferenza dei Capigruppo si riunirà nuovamente martedì 4 febbraio per definire il calendario delle giornate successive. La seduta è terminata alle ore 18:00.
Giovedì 30 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 L’Assemblea ha definito l’esame di ratifiche internazionali. Dopo la relazione del sen. Petrocelli (M5S), la discussione del ddl n. 1171, Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio, con Allegati, fatta a Kumamoto il 10 ottobre 2013, è stata rinviata ad altra seduta per mancanza del parere della Commissione bilancio. E’ stato approvato il ddl n. 1168, Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo relativo ad un emendamento all’articolo 50(a) della Convenzione sull’aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016; b) Protocollo relativo ad un emendamento all’articolo 56 della Convenzione sull’aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016. Il testo passa alla Camera dei deputati. Dopo la relazione del sen. Airola (M5S), hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Sbrollini (IV), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Malan (FI) e Marinella Pacifico (M5S). E’ stato approvato il ddl n. 1376, Ratifica ed esecuzione della Convenzione istitutiva dell’osservatorio Square Kilometre Array, con Allegati, fatta a Roma il 12 marzo 2019. Il testo passa alla Camera. In sostituzione del relatore Giacobbe, il sen. Petrocelli (M5S) ha svolto la relazione. Il sen. Airola (M5S) ha svolto dichiarazione di voto favorevole.
Il Ministro della salute Speranza ha reso un’informativa sul Coronavirus per dare conto delle iniziative adottate sul piano internazionale e sul piano nazionale. Il Ministero segue costantemente gli sviluppi della situazione e monitora la possibile insorgenza di patologie originate dal contagio del nuovo virus, che provoca affezioni alle vie respiratorie. L’Italia è uno dei Paesi che ha adottato un approccio maggiormente protettivo; tra le misure di prevenzione: l’istituzione di una task force e di un’unità di crisi, la sospensione dei voli verso Huan, le procedure di controllo dei passeggeri e delle merci negli aeroporti di Roma e Milano, il potenziamento del personale addetto ai controlli. Dopo l’esposizione del Ministro, hanno preso la parola i sen. Daniela Sbrollini (IV), che ha auspicato un intervento a sostegno alle imprese, la sen. De Petris (Misto-LeU) che ha evidenziato l’importanza di un’informazione corretta dei cittadini, il sen. De Bertoldi (FdI) che ha raccolto l’appello all’unità nazionale, la sen. Boldrini (PD) che ha condiviso la necessità di evitare allarmismi, la sen. Fregolent (L-SP) che si è dichiarata preoccupata per la comunicazione dei dati epidemiologici dell’OMS e ha sollecitato misure più stringenti tenuto conto che il virus è asintomatico nei primi dieci giorni; il sen. Siclari (FI) ha evidenziato la facilità di trasmissione del virus e ha invitato il Ministro a contattare i ricercatori di Melbourne per il vaccino e a sospendere tutti i voli provenienti dalla Cina; la sen. Maria Castellone (M5S) ha sottolineato che il contenimento del rischio è argomento di scienza e non di propaganda, ha quindi apprezzato l’operato del Ministro della salute e del Ministro degli esteri. La seduta è terminata alle ore 13:30. L’Aula si riunirà martedì 4 febbraio alle ore 10.
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