7GIORNI IN SENATO (n. 75) – Posizioni a confronto sul decreto “Cura Italia” dopo le relazioni delle ministre Bellanova e Catalfo

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Giovedì 16 aprile l’Aula si è riunita alle ore 9:30. Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova ha reso un’informativa sulle iniziative di competenza per fronteggiare l’emergenza epidemiologica del COVID-19. Sebbene la filiera alimentare non abbia interrotto un solo giorno di lavoro, il settore ha registrato criticità dovute alla chiusura delle frontiere, al blocco del commercio, alla perdita di mercati esteri. Mentre le fragilità pregresse, legate all’emergenza climatica e alle problematiche fitopatologiche, erano già state individuate nel collegato sull’agricoltura, nel decreto “Cura Italia” sono state introdotte misure specifiche di sostegno al reddito per l’agricoltura e la pesca e misure per fronteggiare la difficoltà di reperimento di manodopera stagionale per la raccolta (cassa integrazione in deroga, indennità, estensione della validità dei permessi di soggiorno).

Occorre – ha sottolineato il ministro Bellanova – un piano straordinario che intervenga su tre versanti: agevolazione del rientro di lavoratori stranieri, lotta al caporalato e facilitazione dell’assunzione degli inoccupati. Dirimente è anche la piattaforma per l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Il decreto liquidità contiene ulteriori misure: diversi fondi per la copertura di interessi sui mutui bancari e interventi di semplificazione dei pagamenti. Il ministro ha aperto un dialogo con le associazioni e le filiere istituzionali al fine di rafforzare l’approvvigionamento di materie prime, intervenire sulle filiere strategiche nelle quali il Paese è deficitario, snellire la Pac. Il ministro Bellanova ha riferito, infine, sulle iniziative adottate rispetto alle ispezioni e analisi dei prodotti, etichettature di qualità, interventi europei sulla pesca.

Nel dibattito che è seguito, il senatore De Bonis (Misto) ha evidenziato che la principale strozzatura dell’agricoltura è la cornice liberista, con un meccanismo di formazione dei prezzi che schiavizza i produttori; i sen. Biti e Taricco (PD) hanno ricordato che i settori più colpiti sono la zootecnia e il florovivaismo; i sen. Vallardi e Bergesio (L-SP) hanno rinnovato la proposta di voucher per la raccolta stagionale e hanno evidenziato il problema dei prodotti invenduti; le sen. Caligiuri e Lonardo (FI) hanno rilevato che le garanzie bancarie sui prestiti non equivalgono a liquidità; per i settori zootecnico, vitivinicolo e vivaistico occorrerebbe il blocco totale dei pagamenti; le sen. Abate e Naturale (M5S) hanno evidenziato la centralità di un’agricoltura nazionale e ragionato sulle condizioni per l’impiego in agricoltura dei percettori di reddito di cittadinanza e di Naspi e dei lavoratori in cassa integrazione; il sen. Laniece (Aut) ha ricordato le peculiarità dell’agricoltura di montagna; il sen. Renzi (IV) si è soffermato sulle future opportunità per il settore agricolo; il sen. La Pietra (FdI) ha rilevato l’insufficienza del fondo da 100 milioni per gli indigenti, e ha suggerito ulteriori interventi per l’ortofrutta e l’incremento della quota latte nazionale; la sen. Fattori (Misto) ha segnalato rischi di infiltrazione da parte dell’attività criminale e suggerito la costituzione di una task force.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, nel rendere un’informativa sulle iniziative di competenza per fronteggiare l’emergenza epidemiologica del COVID-19, ha ricordato le misure di protezione del lavoro, contenute nel decreto “Cura Italia”, che hanno tutelato 19 milioni di persone: cassa integrazione ordinaria in deroga e speciale; indennità di 600 euro per professionisti e collaboratori, autonomi, stagionali, lavoratori del settore agricolo e dello spettacolo, collaboratori sportivi; fondo per il reddito di ultima istanza; sospensione dei termini per le procedure lavoristiche, del pagamento dei contributi previdenziali, delle misure di condizionalità per il sostegno al reddito. La verifica dei presupposti non poteva essere soppressa e, nonostante la farraginosità del sistema, è stato fatto tutto il possibile per semplificare le procedure di accesso. Il ministro Catalfo ha riferito sul lavoro svolto, in difficili condizioni, dall’INPS, che è stato peraltro oggetto di attacchi informatici, segnalati alla magistratura. Catalfo ha infine ricordato le misure relative alla riduzione dell’orario del lavoro, ai congedi parentali, al bonus babysitting e ha allegato dettagliate informazioni sulle domande di cassa integrazione nelle singole Regioni.

Nel dibattito che è seguito, il sen. De Vecchis (L-SP) ha chiesto le dimissioni del presidente dell’INPS, che ha centralizzato ed estromesso le direzioni locali, e ha parlato di fallimento di un Governo che delega le scelte politiche a comitati di esperti, che veicolano interessi dell’alta finanza. I senatori De Bertoldi e Urso (FdI) hanno rimproverato al ministro del Lavoro di non avere un progetto di riapertura e al Governo di non avere un’idea di rinascita del Paese. I sen. Toffanin e Malan (FI) hanno segnalato che il sostegno promesso, sul versante del reddito e dei dispositivi di sicurezza, non è ancora arrivato e molti lavoratori sono esclusi dalle misure di protezione; in questo quadro sono gravi le dichiarazioni del presidente dell’Inps sull’esaurimento delle risorse per le pensioni e la delega di decisioni da parte del Governo a task force e comitati tecnici. Il sen. Faraone (IV) ha sollecitato la riorganizzazione della ripartenza e politiche attive del lavoro. La sen. De Petris (Misto-Leu) ritiene che serva un reddito di emergenza per coloro che sono rimasti esclusi dal decreto “Cura Italia” (lavoro domestico, irregolari, intermittenti). Il sen. Nannicini (PD) ha tratteggiato interventi su tre versanti: sicurezza del lavoro (con protocolli calati nella realtà delle imprese e potenziamento di Asl e ispettorati); politiche attive, attraverso una regia nazionale, per accompagnare i lavoratori nei settori di maggiore domanda; garanzia dei redditi (superamento di risposte emergenziali, certezza sugli ammortizzatori sociali per lavoratori autonomi e disoccupati). Favorevole alla proposta di un reddito di emergenza per gli esclusi, la sen. Matrisciano (M5S) ha affermato che il Governo è intervenuto con tempestività e grande impegno in una situazione sanitaria ed economica eccezionale e senza precedenti; ha quindi sollecitato maggiore collaborazione dalle forze politiche.

La seduta è terminata alle ore 16. Il Senato tornerà a riunirsi martedì 21 aprile alle ore 14,30 per le comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori e per le comunicazioni del Presidente del Consiglio sulle iniziative relative all’emergenza.

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