1577. Nasce Pieter Paul Rubens, uno dei più grandi artisti fiamminghi. In Italia dal 1600, lavora a Venezia, alla corte di Vincenzo Gonzaga a Mantova, e più tardi a Roma e Genova.
1712. Nasce a Ginevera Jean-Jacques Rousseau, scrittore e filosofo, destinato ad influenzare profondamente il pensiero europeo, lo sviluppo delle teorie socialiste e la pedagogia moderna. La sua filosofia è riassunta nella celebre frase, contenuta nel suo capolavoro, Contratto sociale: “L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene”.
1867. Nasce ad Agrigento Luigi Pirandello, scrittore, drammaturgo e poeta. Si avvicina alla psicanalisi freudiana in seguito ai disturbi mentali di cui soffre la moglie Antonietta. I temi della disgregazione dell’Io, della perdita dell’identità, del contrasto fra vita e forma sono i contenuti della sua poetica e della sua drammaturgia. Raggiunge il successo nel 1904 con il romanzo “Il fu Mattia Pascal”. Dagli anni Venti, Pirandello si dedica completamente al teatro, fondando la Compagnia del Teatro d’arte. Nel 1934 è insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Tra le sue opere più note: “Uno, nessuno, centomila”, “Il berretto a sonagli”, “Così è (se vi pare)”, “Sei personaggi in cerca d’autore”. Muore a Roma 10 dicembre 1936.
1914. L’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia, vengono assassinati a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. Il tragico evento rappresenta la miccia dello scoppio della Prima guerra mondiale. I colpi di pistola vengono sparati da Gavrilo Princip, un giovane bosniaco irredentista, sostenitore dell’unificazione di tutti i popoli jugoslavi. Immediata la reazione del governo austriaco, che dichiara guerra alla Serbia, ritenuta corresponsabile dell’attentato. La Russia, tradizionale protettrice della Serbia, mobilita il suo esercito provocando l’ingresso in guerra della Germania, alleata dell’Austria. Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Russia e alla Francia sua alleata. Due giorni dopo, con l’invasione del Belgio neutrale da parte delle truppe tedesche, entra nel conflitto anche la Gran Bretagna.
1933. Il pugile italiano Primo Carnera sconfigge l’americano Jack Sharkey e diviene campione mondiale dei pesi massimi. La montagna che cammina – questo uno dei suoi soprannomi – si aggiudica il titolo, mettendo ko l’avversario americano al sesto round. Emigrato negli Stati Uniti, dopo un’infanzia di fame e povertà, Carnera, dotato di una eccezionale forza fisica, trova nel pugilato il riscatto sociale e diventa uno dei più famosi pugili italiani. Tornerà in Italia ormai vecchio e ammalato; muore il 29 giugno 1967, nel 34esimo anniversario della conquista del titolo.
1940. L’aereo pilotato da Italo Balbo viene abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk, in Libia. Nello schianto perde la vita. Ferrarese, aderisce presto al movimento fascista. Dal 1926 al 1934 è prima sottosegretario e poi ministro dell’aeronautica. Come aviatore, è protagonista di alcune memorabili imprese, la più spettacolare delle quali è la trasvolata atlantica del 1933 da Orbetello a Chicago, uno dei maggiori eventi mediatici dei primi anni 30. Forse geloso di tanta fama, Mussolini lo nomina Governatore in Libia. Tra i gerarchi del regime, Balbo è quello che si batte con più decisione contro le leggi razziali e l’alleanza con la Germania.
(Fonte: Raistoria)
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