Un bimbo di 2 anni (per l’esattezza 22 mesi) è morto all’Ospedale Meyer di Firenze colpito da meningite. Il laboratorio di immunologia del Meyer ha confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo “C”. Il piccolo era giunto all’ospedale pediatrico fiorentino nella tarda serata di ieri a bordo di un’ambulanza dalla provincia di Lucca. Le sue condizioni, al momento dell’arrivo, erano disperate: i medici hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma purtroppo il bimbo non ce l’ha fatta. Da quanto risulta il bambino non era stato vaccinato.
I familiari del piccolo, che aveva febbre alta, si sono rivolti ai sanitari dell’ospedale di Lucca che, vista la gravità della situazione e sospettando si trattasse di meningite, hanno disposto il trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sono state subito attivate le procedure di profilassi per i familiari del piccolo.
La morte del bambino porta a 7 i decessi per meningite di tipo C nel 2016. Lo scorso anno i decessi per lo stesso ceppo di meningite erano stati 6. A questi si aggiungono un decesso per meningite di ceppo B e la morte, nel novembre scorso, di un paziente colpito da meningite pneumococcica. Complessivamente sono stati 60 i casi di meningite C registrati in Toscana dal 2015 a oggi, 31 lo scorso anno e 29 in quello in corso.
Nuovo caso di meningite, stavolta in Liguria. Una peruviana di 34 anni è ricoverata in rianimazione all’ospedale San Martino di Genova per meningite da meningococco. Le sue condizioni sono critiche. Lo rende noto la Asl4. La donna, residente a Chiavari (GE), si è sentita male la sera di Natale. Per ridurre i rischi di contagio, familiari e conoscenti sono stati sottoposti a profilassi antibiotica. Un altro caso accertato a Crema. Si tratta di un43enne, ma non sarebbe di natura meningococcica.
CHE COSA BISOGNA SEPERE SULLA MENINGITE. (Ansa) Saliva, starnuti, baci, scambio di posate, condivisione di alimenti: si trasmette così la meningite batterica, malattia non frequente ma molto aggressiva, al punto che una persona su 10 tra chi si ammala, muore e 3 riportano conseguenze permanenti. Evitarla è possibile grazie ai vaccini, che però vanno anche ripetuti periodicamente, e gli antibiotici servono per i casi di emergenza.
– I BATTERI che provocano la meningite sono il meningococco, il pneumococco e l’emofilo. Albergano nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici. La presenza non è in sé indice di malattia e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso secrezioni respiratorie, ma questi batteri fuori dell’organismo sopravvivono solo per pochi minuti.
– I SINTOMI sono inizialmente difficili da riconoscere e per questo spesso la diagnosi arriva tardi. Nelle prime 10 ore compare febbre e stato simil influenzale. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidità muscolare e la febbre diventa alta. Dopo circa 20 ore si presentano sintomi gravi come perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo.
– LE ETA’ PIU’ A RISCHIO di contrarre l’infiammazione della membrana che riveste cervello e midollo (meninge), sono quelle relative a bimbi piccoli e giovani under 25, per via delle maggiori situazioni di socializzazione che favoriscono il contagio.
– LA PROGNOSI in genere è complicata, soprattutto tra i neonati.
Nel 10% dei casi la malattia è rapida e acuta, e porta al decesso in poche ore. Solo il 50-60% guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze gravi, tali ad esempio da rendere necessarie protesi acustiche o degli arti.
Possono riportarsi cicatrici invalidanti e problemi alla vista.
– L’INCUBAZIONE dura 10 giorni; nell’ambito di questo periodo si può fare la profilassi, ovvero una terapia antibiotica specifica: più è tempestiva, maggiori le probabilità che la malattia guarisca. La contagiosità è comunque bassa, e i casi secondari sono rari, anche se possono dare origine a focolai epidemici.
– VACCINI, per evitare la malattia, sono disponibili per adulti, anziani e bambini. Ci si può vaccinare contro meningite da Haemophilus influenza e di tipo B, per le forme causate dal pneumococco e dai ceppi A, B, C, Y, W 135 del meningococco. Tra questi ceppi quello più diffuso è il B.
Commenta per primo