“Mi sono scusato per l’espressione” usata per i giovani che vanno a lavorare all’estero e “confermo le scuse in quest’Aula”: così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nell’aula del Senato. Poletti spiegando che la frase pronunciata il 19 dicembre scorso sui giovani che vanno all’estero (“alcuni è meglio non averli tra i piedi”) non corrisponde al suo pensiero e alla sua storia personale e che si è espresso “in modo sbagliato” parlando con i giornalisti dopo una giornata dedicata proprio a incontri con i giovani, gli studenti e i docenti nelle Marche perchè pensava a coloro che stanno facendo uno sforzo per lavorare in questo Paese.
Poletti considera “allarmante” la campagna di insulti e minacce che si è sviluppata sui social media contro di lui e la sua famiglia, alludendo alle minacce di morte arrivate a suo figlio dopo le notizie di finanziamenti per l’editoria ricevuti dal sito on line di cui è direttore. “Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e hanno espresso a me, e alla mia famiglia, la loro solidarietà per questi episodi che – ha detto – al di là della preoccupazione e del disagio che provocano alle persone direttamente coinvolte, non possono trovare alcuna giustificazione e allarmano perché testimoniano un clima di tensione. Sono episodi – ha aggiunto – che non hanno nulla a che vedere con le critiche e le contestazioni, anche aspre, che si mantengano nell’ambito di un confronto civile e rispettoso”.
Barani (Ala), bene scuse ma deve dimettersi – “Quando un chirurgo dopo aver fatto mille interventi sbaglia ed asporta un rene sano non ha scusanti. Ha creato comunque un grave danno al paziente. Ha sbagliato e non può più fare il primario di quell’unità operativa”. E’ questa la metafora che usa Lucio Barani di Ala per chiedere con forza nell’Aula del Senato le dimissioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Quella sua frase sui giovani – aggiunge – è una pietra miliare. Da ministro non può far finta di nulla”.
Guerini, Poletti deve dimettersi? Assolutamente no – “Il ministro Poletti deve dimettersi? Assolutamente no”. Ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, il vicesegretario del Partito democratico Lorenzo Guerini blinda il ministro del Lavoro, nel giorno dell’informativa dello stesso Poletti al Senato, dopo le contestate frasi sui giovani italiani all’estero.
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