”Mi sento come a casa, come sempre mi sono sempre sentito. Io non tradisco. A Napoli sono stato felicissimo”. Quando in completo nero Diego Armando Maradona appare sul palco e palleggia, il Teatro San Carlo di Napoli diventa il San Paolo. Più tardi si commuoverà pensando ai genitori: ”Vorrei che mia madre mi vedesse ora”. E poi: ”Dico ai ragazzi, non prendete la droga, non sparate. Vincete come ho vinto io. So che Napoli ce la farà”.
Può un amore durare 30 anni? Anche di più se è quello tra Napoli e Maradona e l’incredibile serata organizzata dall’attore e regista Alessandro Siani che apre i festeggiamenti per il trentennale del primo scudetto, ne è la prova più eclatante: il teatro lirico festosamente assediato dai tifosi e gremito da 1300 paganti (330 euro il prezzo della poltronissima), distribuzione gratuita di pizze e caffè nei locali storici, persino alle fermate dei bus, sin dalla mattina, era apparsa la scritta ‘Bentornato Diego. ‘O re è turnato’ attacca l’attore Peppe Lanzetta nella ouverture.
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