Una giovane down, Federica X. di 23 anni, scopre di essere stata candidata alle ultime elezioni al Consiglio comunale di Napoli nel maggio 2016. E lo ha scoperto perché la Corte di Appello le ha chiesto di presentare, secondo quanto prescrive la legge, il rendiconto delle spese e dei contributi elettorali.
La vicenda la racconta oggi ‘Il Mattino’ che ha scoperto anche che Federica fu collocata al 16° posto nella lista civica Napoli Vale-Valeria Valente sindaco, la deputata candidata del Pd dopo aver battuto Antonio Bassolino nelle primarie del centrosinistra (nella foto i festeggiamenti per l’occasione) per essere poi battuta con largo margine da Luigi De Magistris.
I genitori della giovane sono andati nella sede del Comune, a Palazzo San Giacomo, per spiegare l’equivoco. Ma qui hanno a loro volta scoperto che il caso della loro figlia non è l’unico. ”L’impiegato dell’ufficio competente non si è per nulla meravigliato – dice Francesca, mamma di Federica – anzi, il problema lo conosceva già molto bene: prima di noi erano arrivati altri sette, otto disabili, pure una ragazza in carrozzella, tutti candidati a loro insaputa”.
Ora i genitori presenteranno denuncia ”sperando che qualcuno si occupi di un caso che, a quanto pare, non riguarda solo nostra figlia”. E la onorevole Valente che cosa ha da dire? Si limita ad affermare: ”Mi auguro che si tratti di uno spiacevole malinteso”. Ma le firme per le candidature chi le messe? E chi le ha raccolte? Non sarebbe il caso che ora la magistratura indagasse, come ha fatto a Palermo per le candidature del Movimento 5 stelle, con gran clamore di stampa e televisioni?
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