di FABIO CAMILLACCI/ Un pareggio che per la corsa all’Europa non serve nè alla Lazio, nè al Milan. Ma per come è andato il “Monday Night” della 24° giornata di campionato, i rossoneri possono sorridere: 1-1. Tanto rammarico invece tra i biancoceleste raggiunti all’85° da un gol di Suso (foto). Un gol che pareggia la rete di Biglia giunta su rigore a fine primo tempo. La Lazio scivola così al sesto posto, a un punto di distacco dalla coppia Inter-Atalanta e conserva tre lunghezze di vantaggio sul Milan. Si sente beffata la squadra di Simone Inzaghi dopo una bella prova con tante occasioni sciupate, troppe.
Il Milan non è mai domo. La formazione di Montella ha comunque avuto il merito di saper resistere alle tante difficoltà legate anche all’emergenza causata dalle numerose assenze tra squalifiche e infortuni. Non è la prima volta che accade in stagione: sono state molte le rimonte centrate dal Milan. La rosa rossonera non è eccelsa, Montella però è stato bravo nel creare un gruppo coeso che non molla mai. Eppure a Milano sono sempre più concrete le voci che danno Roberto Mancini sulla panchina milanista a giugno. Montella, per i cinesi che rileveranno il Milan da Berlusconi, non ha il quid. Un po’ quello che lo stesso Cavaliere diceva del suo delfino Alfano: e non si sbagliava. Su Montella invece non siamo d’accordo con i miliardari orientali: è un ottimo tecnico che non può fare certo miracoli se il materiale umano a disposizione è questo. Ricordiamo che sono praticamente 2 anni che il Milan non fa mercato nel vero e proprio senso del termine per mancanza di liquidità. Non a caso prima di Montella quanti allenatori sono saltati? La lista è lunga.
Super Gigio. Ride dunque il Milan, che porta via dall’Olimpico un punto insperato; con una mentalità che ormai, come detto, non sorprende più. Tanti rimpianti per la Lazio, che continua a mancare l’appuntamento coi tre punti negli scontri diretti. Con la colpa principale di non essere capace di segnare il 2-0. Capita spesso alla compagine guidata da “Inzaghino”. Migliore in campo Donnarumma: è bastato che facesse un paio di partite normali, condite da qualche errore, e tutti a dimenticarsi che il portiere rossonero ha appena compiuto 18 anni. Tra la sfida con la Lazio e il recupero di mercoledì scorso a Bologna, c’è molto di Super Gigio nei 4 punti ottenuti dal Milan. All’Olimpico, grande sicurezza e alcune parate da fenomeno: nel primo tempo ha dell’incredibile il doppio intervento su Hoedt, mentre nel finale ipnotizza Immobile proprio poco prima del pareggio firmato Suso. Altro talentino niente male il trequartista spagnolo autore di uno splendido gol. Ma più delle parate, alcune mostruose, Donnarumma impressiona per come fa sembrare facili interventi tutt’altro che banali. Tipico dei campioni. Chapeau (nella foto in home page: Donnarumma e Suso).
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