CALCIO, CHAMPIONS LEAGUE/ La Juventus si gusta due calici di Porto e ipoteca il passaggio ai quarti di finale. Decisivo l’ingresso di Pjaca, il bis lo firma Dani Alves

di FABIO CAMILLACCI/ Ci volevano Pjaca e Dani Alves per portare la Juventus in Paradiso nell’inferno dello stadio Do Dragao. Ci volevano due panchinari per ipotecare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League dopo una vigilia turbata dall’esclusione di Bonucci per motivi disciplinari (che ha visto la partita in tribuna, accanto a Nedved e Paratici). Così la Juve festeggia la quarta vittoria di fila in Europa e si mette tranquilla in attesa della gara di ritorno. Allegri ha il merito di aver azzeccato i cambi e la squadra, aiutata dall’espulsione di Telles, non ha sofferto il trambusto mediatico degli ultimi giorni (nella foto: l’esultanza di Pjaca dopo il gol).

Avvio con tante emozioni e la svolta del match. Il Porto parte forte, come da tradizione, ma l’occasione più pericolosa della prima mezz’ora la crea la Juventus con Dybala, che si mangia un gol calciando alto. La svolta della partita arriva al 27′, quando Telles prende il secondo giallo per un brutto fallo su Lichtsteiner (il primo era stato poco prima su Cuadrado): intervento duro e decisione giusta. Un minuto dopo Cuadrado sfiora il palo. Espirito Santo sceglie di sacrificare il gioiellino André Silva, inserendo Layun sulla fascia sinistra e lasciando Tiquinho unica punta. Prima dell’intervallo ci prova anche Khedira con un colpo di testa fuori bersaglio. Poi un intervento in angolo di Casillas (non sicurissimo) su tiro di Khedira, infine il palo di Dybala dopo un gran sinistro. Niente da fare: la Juve ci prova ma non riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio. Si va all’intervallo tra i fischi assordanti dei tifosi del Porto, che non gradiscono l’arbitraggio di Brych, giudicato troppo fiscale.

Il secondo tempo è un assedio della Juventus. Dopo un gol annullato a Dybala per fuorigioco (dubbio) arriva il tiro alto di Khedira e la conclusione dalla distanza ancora di Paulo. In mezzo c’è il colpo di testa di Herrera che spaventa i bianconeri. Il Porto si difende con caparbietà e attenzione, la Juve è meno lucida e meno brillante del solito. Il tecnico dei padroni di casa non s’accontenta del pari e mette Corona, più offensivo, al posto di Neves. Allegri risponde con Pjaca al posto di Cuadrado. Poco prima Higuain sfiora un gol che poteva essere bellissimo, ma la porta di Casillas sembra stregata. Però la superiorità numerica alla lunga aiuta e la sostituzione di Allegri è vincente: al 28′ ci pensa Pjaca, che trova il primo gol con la Juventus nella serata più importante. Subito dopo raddoppia Dani Alves su cross di Alex Sandro. Partita finita e qualificazione a un passo. La Juve può continuare a sognare la finale di Cardiff.

Commenta per primo

Lascia un commento