di MARIO MEDORI/ Strepitoso Peter Fill: dopo aver centrato un secondo posto in discesa, l’azzurro domina il SuperG norvegese di Kvitfjell e cala il tris n Coppa del Mondo dopo le vittorie in discesa di Lake Louise 2008 e Kitzbuehel 2016. Una prova in cui Fill ha messo tutta la sua furia agonistica ma anche tutta la cura del mondo. Tutto ciò nonostante la sua punta di velocità (117,10 km/h) non sia stata fra le migliori. Fill è stato bravo a resistere agli assalti dell’austriaco Hannes Reichelt, finito a 10/100 dall’azzurro, e del neo campione del mondo: il canadese Erik Guay, a 23/100. Una vittoria tanto bella quanto inaspettata, soprattutto perché il SuperG non è mai stata la specialità di Peter, il cui ultimo podio risaliva al novembre 2015, terzo posto a Lake Louise.
Rivincita Fill. Stavolta è battuto il norvegese Kjetil Jansrud, che ieri aveva preceduto Peter in discesa; stavolta il nordico è lontano 48/100. Ai piedi del podio, l’altro norvegese Aleksander Aamodt Kilde, lo svizzero Beat Feuz e lo sloveno Martin Cater, con Jansrud settimo. Delusione per Dominik Paris, sceso col pettorale numero 7 e alla fine lontano 1″43 da Fill. Gli altri azzurri in gara: Matteo De Vettori a 1″86, Emanuele Buzzi a 1″93, Guglielmo Bosca a 2″44. Curiosità statistica: per l’Italia si tratta del podio numero 30 stagionale in Coppa del Mondo. Una stagione dunque straordinaria, con l’unico neo dei Mondiali di St. Moritz, per i quali a questo punto l’amarezza si amplifica (nella foto Ap in alto: Peter Fill oggi).
Super Fede. Due giorni fa una grande festa, oggi il bis di Federica Brignone non è arrivato per un soffio in combinata. A Crans Montana in Svizzera azzurre protagoniste con Sofia Goggia dominatrice in SuperG, ma poi incapace di restare sul podio dopo lo slalom. Ci ha pensato così la Brignone, sconfitta solo dalla regina americana Mikaela Shiffrin; la Goggia alla fine chiude ottava. La Shiffrin è settima a 1″30 dalla Goggia in SuperG, è andata all’attacco in slalom, mettendo tutta la pressione del mondo sulle avversarie che l’hanno seguita, nessuna delle quali è stata capace di salvare la posizione. Così al secondo posto è finita la Brignone, che due giorni dopo il trionfo proprio in combinata, dopo la nona posizione nel SuperG a 1″65 dalla Goggia, ha piazzato una super prova in slalom risalendo col secondo tempo di manche fino al secondo posto a 70/100 dalla Shiffrin, con la slovena Ilka Stuhec (seconda in Super G), superata e alla fine terza a 85/100 dalla Shiffrin, pagando dazio come la canadese Marie-Michele Gagnon, terza in Super G e incapace di salvare il podio in slalom, chiudendo quarta. Comunque meglio di Sofia Goggia, che ha sciupato il vantaggio e dopo lo slalom ha chiuso ottava a 1″89 dalla Shiffrin. Una domenica dello sci da Grand’Italia (nella foto Gazzetta dello Sport a sinistra: Federica Brignone oggi).
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