di FABIO CAMILLACCI/ Il derby che non ti aspetti: la Roma, grande favorita alla vigilia, battuta nettamente dalla Lazio. Ma si sa: nelle stracittadine i valori in campo a volte si azzerano, soprattutto se la squadra favorita decide di non scendere in campo. Merito anche di una Lazio attenta, concentrata e corta. Una compagine messa bene in campo da Simone Inzaghi, quasi perfetta se consideriamo il reale valore dei singoli giocatori biancocelesti e se aggiungiamo che il portiere laziale Strakosha non è mai stato seriamente impegnato. Quindi, un trionfo Lazio frutto delle due situazioni combinate. Un gol per tempo: Sergej Milinkovic Savic nei primi 45 minuti e Ciro Immobile nella ripresa (foto Gazzetta dello Sport), affondano la squadra di Spalletti nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. Un 2-0 con cui la Lazio ipoteca la qualificazione alla finalissima. A inizio aprile infatti sarà durissima per la Roma ribaltare un passivo così pesante.
Lazio: esorcizzato il 26 maggio 2013. I biancocelesti non si aggiudicavano un derby da quasi 4 anni, cioè da quella storica finale di Coppa Italia che vinsero 1-0 con gol di Lulic. Da allora: solo sconfitte e pareggi per i biancocelesti nelle stracittadine di campionato. La Coppa Nazionale interrompe la maledizione e fa risorgere la Lazio, letteralmente devastante e spettacolare. Roma smarrita tra incertezze e inattesi disagi. Non sa reagire la squadra di Spalletti al gol di Milinkovic, mentre la Lazio tutta cuore e sostanza continua ad esaltarsi in una prova di grande valore tattico e vola verso la vittoria.
Le formazioni al fischio d’inizio. Inzaghi rimodella la Lazio. Difesa a tre con gli innesti di Wallace e Bastos. A centrocampo Basta e Lukaku sugli esterni, in regia torna Biglia. Milinkovic sganciato sulla trequarti al fianco di Felipe Anderson. Nella Roma, spazio ad Alisson tra i pali, il brasiliano si sa è il portiere di Coppa dei giallorossi e alla fine risulterà pure il migliore in campo. In mediana Paredes sostituisce De Rossi che parte dalla panchina. Rispetto a Inter-Roma, maglia da titolare per Emerson che ha smaltito l’affaticamente muscolare. Non si può certo parlare di turn over di Spalletti; e questo è il vero limite della Roma, cioè avere 13-14 giocatori di livello e basta. La rosa in molti reparti (centrocampo e attacco) è corta e nel calcio di oggi con tutti questi impegni ravvicinati non possono giocare sempre gli stessi.
Barriere abbassate ma spalti vuoti. Meno di 30 mila spettatori all’Olimpico. Un altro derby capitolino in tono minore e senza Curve. La Sud è vuota nonostante l’abbassamento delle barriere, la Nord è presente. D’altronde i gruppi ultras romanisti sono stati categorici rispetto a quelli laziali dicendo che “l’abbassamento delle barriere non basta, torneremo allo stadio quando saranno tolte del tutto”. Su Altroquotidiano abbiamo sempre criticato le barriere in Curva all’Olimpico e pensiamo che l’abbassamento delle stesse sia una classica decisione all’italiana, gattopardesca. Ma al contempo crediamo che adesso debbano essere gli ultrà giallorossi a fare un passo in avanti mettendo la passione per la Roma davanti a tutto; anche perche, non tutto e compromesso, anzi, la stagione è ancora lunga e i potenziali obiettivi sono ancora tanti.
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