Due cittadini di nazionalità africana, probabilmente del Mali, sono morti a causa di un incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato nella notte all’interno del ”Gran Ghetto”, la baraccopoli che si trova nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, di cui era stato ordinato lo sgombero tre giorni fa.
Il rogo in pochi minuti ha avvolto alcune baracche, anche se sul posto erano già presenti vigili del fuoco, carabinieri e agenti di polizia che stavano presidiando per lo sgombero, cominciato il 1° marzo. Il Ghetto è abitato ancora da alcune centinaia di migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne della zona.
Lo sgombero era stato disposto dalla Dda di Bari nell’ambito di indagini avviate nel marzo del 2016 e culminate con il sequestro probatorio, con facoltà d’uso della baraccopoli, per presunte infiltrazioni della criminalità, ma anche dopo lo sciopero della fame di tre giorni organizzato dal sindaco di San Severo per chiedere al governo di dare alle forze di polizia i finanziamenti per rafforzare le misure di sicurezza contro la criminalità comune, purtroppo sempre più diffusa in Puglia. Inoltre in agosto vi era stata la visita del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Comunque l’incendio di oggi, riferisce un vigile del fuoco presente sul posto, “é stato troppo violento ed improvviso e quindi non si esclude che possa essere stato appiccato da qualcuno”.
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