Uber ha inviato una lettera a tutte le sigle sindacali del settore taxi per proporre “un incontro a porte chiuse” lunedì 20 marzo. “Credo sia giusto tentare la via del dialogo, aprendo una porta ad un confronto civile e onesto”, scrive ai tassisti il general manager di Uber Italia, Carlo Tursi.
Ma poche ore dopo che è stato diffuso questo invito è arrivato l’annuncio che i tassisti si fermeranno il 23 marzo dalle 8 alle 22. Lo sciopero nazionale è stato proclamato dal ‘parlamentino’ dei tassisti, riunito a Roma. Saranno rispettate – si precisa – le fasce di garanzia e durante lo sciopero saranno assicurati i servizi sociali, cioè il trasporto di anziani, portatori di handicap e malati. “Ancora una volta siamo stati umiliati – si legge – il governo non è stato in grado di fornire alcun tipo di risposta a delle semplici domande, nascondendosi dietro la sovranità del parlamento”, dicono i tassisti. L’ultimo sciopero risale al 2012, quando era in carica il governo Monti.
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