1314- Muore sul rogo Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dell’Ordine dei Templari.
1848- A Milano, il popolo insorge contro gli austriaci, alza le barricate e combatte, strada per strada, contro l’esercito del Generale Josef Radetzky. Iniziano così le cinque giornate di Milano.
1940 – Incontro al Brennero tra Hitler e Mussolini: il duce acconsente all’ingresso in guerra contro Francia e Gran Bretagna.
1949 – La Camera dopo una seduta fiume approva l’ingresso dell’Italia nel Patto Atlantico: a favore 342 voti, contro 170, 19 gli astenuti.
1962- Il governo francese e il governo provvisorio della Repubblica algerina sottoscrivono, a Evian, gli accordi che pongono fine al sanguinoso conflitto franco algerino, iniziato nel novembre del 1954. L’Algeria conquista l’indipendenza.
1965- Il cosmonauta russo Alexei Leonov è il primo uomo a camminare nello spazio. L’astronauta è uno dei due uomini dell’equipaggio della navicella spaziale Voskhod 2.
1978- Otto colpi di pistola uccidono, a Milano, Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci. I due giovani sono conosciuti nel Centro sociale del Leoncavallo, che frequentano assiduamente, come Fausto e Iaio.
Lo stesso giorno le Br fanno trovare su un’auto in Largo Argentina a Roma un volantino con la foto di Aldo Moro, sequestrato due giorni prima in via Fani.
1983- Muore a Ginevra Umberto II di Savoia, il Re di Maggio. Nel giugno del 1944, dopo la liberazione di Roma, Vittorio Emanuele III lo aveva nominato Luogotenente Generale del Regno.
1990 – Prime elezioni democratiche nella Germania dell’Est dopo la caduta del muro di Berlino.
2004 – La Spagna annuncia il ritiro del proprio contingente militare dall’Iraq. Il governo spagnolo, presieduto da Luis Zapatero, era stato contrario all’intervento armato occidentale in Iraq.
2006 – La polizia stradale ferma una Porsche Carrera che viaggiava a 311 km/ora sull’autostrada A26. Alla guida c’era l’amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero.
2007 – Kimi Raikkonen su Ferrari vince il Gran Premio d’Australia di Formula 1.
2018 – Vladimir Putin viene eletto per la quarta volta presidente della Russia da 2000, con un solo “intervallo” dal 2008 al 2012, quando la carica viene ricoperta dal capo del governo, Dimitri Medvedev, del quale Putin prende il posto in quel quadriennio perché la Costituzione russa prevede che la massima carica non può essere ricoperta per più di due quadrienni consecutivi.
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