di GIOVANNI PEREZ – Da mesi in Alto Adige vengono segnalati sforamenti ai limiti massimi di inquinamento da gas di scarico. Anche se le autorità fanno i “pesci in barile”, è noto che, riscaldamento a parte, l’inquinamento è provocato dalle migliaia di auto e camion che percorrono giornalmente l’Autostrada del Brennero: in particolare per il centro abitato dal tratto in viadotto che passa per la cittá.
I gruppi del Partito Democratico e della Südtiroler Volkspartei, che hanno la maggioranza sia in Comune a Bolzano sia nella Provincia Autonoma, sembrano disinteressarsi del problema. L’unica questione da risolvere sembra essere quella di approvare in “Commisione dei sei” un aggiornamento alla norma sulla toponomastica che aggiungerebbe ai nomi bilingui di località, altri sette nomi sia in lingua tedesca che in italiano. Un problema che non interessa minimamente né la maggioranza dei cittadini (sia di lingua italiana che tedesca) ad esclusione di un gruppetto di fanatici dei due gruppi etnici.
Ai cittadini, sia di lingua italiana che tedesca, sta infatti molto più a cuore sapere quali effetti negativi hanno prodotto sulla salute loro e dei loro figli i gas di scarico dei veicoli transitanti sul viadotto cittadino e se in futuro il problema verrà risolto facendo passare l’autostrada in galleria sotto il Colle ed il Virgolo e non più sul viadotto.
Inaccettabili le scuse che la costruzione di una galleria “costerebbe molti miliardi” quando si sa che gli incassi dell’Autostrada sono molto alti e che la Provincia sperpera i soldi pubblici in molte maniere, ad esempio affittando edifici per i propri uffici quando avrebbe a disposizione degli edifici di sua proprietà vuoti da anni, o inseguendo il progetto di abbattere una scuola per farne una mega biblioteca che, come vuole il destino, avrà sempre meno lettori. In conclusione, sarebbe bene ricordarsi che la salute dei cittadini non ha prezzo.
Commenta per primo