Hanno giurato nella tarda mattinata nel palazzo presidenziale ad Atene i nuovi ministri del governo greco, scelti da Alexis Tsipras per stabilizzare l’esecutivo. Il premier ha rimosso dal governo ministri e vice ministri che hanno votato contro il piano di riforme, concordato con i creditori in cambio dei nuovi aiuti.
Il nuovo ministro del Lavoro è l’ex titolare delle Riforme, George Katrougalos; alla Difesa come vice ministro Christoforos Vernardakis, mentre la parlamentare di Syriza, Olga Gerovassili, è stata nominata portavoce del governo, al posto di Gavriel Sakellarides. Il premier ha sostituito anche il ministro dell’Energia, Panagiotis Lafazanis (rimpiazzato con Panos Skourletis) e il vice ministro delle Finanze, Nadia Valavanis, che si era dimessa.
L’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che si è dimesso prima che il parlamento approvasse l’accordo con l’Unione europea, è convinto che le riforme imposte alla Grecia dai creditori falliranno, a prescindere dal governo che sarà chiamato ad applicarle. Intervistato dalla Bbc, Varoufakis ha affermato che alla Grecia è stato imposto un programma che “passerà alla storia come il più grande disastro della gestione macroeconomica”. “Questo programma è destinato a fallire, chiunque ne tenti la realizzazione”; e anche sui tempi di questa sua fosca profezia è stato drastico: “E’ già fallito”. L’ex ministro ha aggiunto che il premier, Alexis Tsipras, non aveva altra scelta che firmare l’accordo: “La scelta che ci hanno dato era tra essere giustiziati e darci per vinti. Abbiamo deciso di arrenderci come ultime strategia”.
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