Alla fine Augusto Minzolini ha presentato, mattinata, la lettera di dimissioni da senatore. Ora per diventare effettive le sue dimissioni dovranno essere accettate dall’Assemblea di Palazzo Madama. Minzolini, condannato con sentenza passata in giudicato a due anni e mezzo per peculato (perché aveva usato la carta di credito della Rai, quando era direttore del Tg1, per 65 mila euro di spese personali), era stato ‘salvato’ dall’Aula di Palazzo Madama lo scorso 16 marzo con un voto in netto contrasto con la legge Severino (approvata da entrambi i rami del parlamento nel 2012) in base alla quale un parlamentare automaticamente decade in caso di condanna definitiva a una pena superiore a due anni.
Minzolini nell’accorato discorso pronunciato a propria difesa nell’aula aveva assicurato che, qualunque sarebbe stato il responso dell’aula, avrebbe rassegnato le dimissioni. Sembrava che non fosse più disposto a mantenere quella promessa, e invece oggi ha compiuto quel passo. Che potrebbe ancora essere revocato dal Senato; ma nell’interesse della credibilità del parlamento e dello stesso Minzolini sarebbe opportuno che ciò non accadesse.
“Oggi mi sono dimesso. Sono andato stamattina e ho presentato la lettera. Perché sono una persona seria e non prendo lezioni da altri. La lettera l’ho presentata alla Presidenza del Senato”, ha detto Minzolini a L’aria che tira su La7.
“Quello che ho fatto – ha detto ancora Minzolini – l’ho fatto per coerenza. Mi sono dimesso oggi perché l’ho voluto io e non perché me lo hanno chiesto altri. Adesso voglio tornare a fare il giornalista”. Ha compiuto il gesto prima che venga discussa la sua posizione davanti al Tribunale di sorveglianza di Roma.
Ora i suoi difensori chiederanno che la pena a due anni e sei mesi a cui è stato condannato venga scontata presso la Comunità di Sant’Egidio. Ho raccolto in questi giorni la solidarietà e la vicinanza di più colleghi parlamentari – ha aggiunto l’ex direttore del Tg1 – anche di altri schieramenti. Ho presentato le dimissioni e adesso il Senato faccia quello che deve. Io intendo tornare al mio antico amore, il giornalismo. Fermo restando che considero importante e molto interessante l’esperienza vissuta da parlamentare”.
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