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La Cassazione ha stabilito che non è indispensabile sottoporsi ad intervento chirurgico per chiedere ed ottenere il cambio di sesso all’anagrafe: Il principio è stato affermato dai supremi giudici nell’affrontare e discutere il caso di un trans che ha deciso di cambiare sesso ma non intende operarsi. Sia in primo che in secondo grado di giudizio la sua richiesta era stata respinta; invece la Cassazione ha affermato che “il desiderio di realizzare la coincidenza tra soma e psiche è, anche in mancanza di intervento chirurgico, il risultato di una elaborazione sofferta della propria identità di genere”.
Quali possano essere le conseguenze di una simile decisione è immaginabile: cambi anafrafici potranno essere compiuti, si teme, anche con intenzioni che nulla hanno a che fare con l’aspirazione all’affermazione di un desiderio identitario, ma anche con l’obiettivo di sottrarsi a un rischioso riconoscimento per motivi molto meno nobili.
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