Si temeva il peggio perchè l’Italia non era testa di serie al sorteggio per i gironi di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. E invece è andata bene: niente girone di ferro, ma: una Spagna in cerca del rilancio dopo il flop brasiliano, l’Albania di De Biasi che è invece nel suo periodo migliore; Israele, la Macedonia di Pandev e il Liechtenstein.
L’avversario più forte del raggruppamento è dunque la Spagna di Del Bosque. Spagna peraltro reduce da un Mondiale di Brasile 2014 disastroso, eliminata come l’Italia al primo turno e in una fase non proprio positiva. I campioni d’Europa in carica restano comunque i più temibili. Dopo sei anni di fila (dal 2008 al 2013) al primo posto del ranking Fifa, la Roja (campione d’Europa nel 2008 e nel 2012, campione del mondo nel 2010) attualmente è dodicesima. Basti pensare che nel gruppo di qualificazione a Euro 2016 è seconda dietro alla Slovacchia, contro cui ha perso 2-1 a ottobre dell’anno scorso.
Terremoto Spagna. L’addio di Xavi dopo il mondiale brasiliano è stata forse la scossa più grossa per la squadra di Del Bosque (c.t. che ha però annunciato l’addio dopo la kermesse continentale del prossimo anno in Francia). Se oggi l’undici spagnolo ha una difesa ben definita (Ramos e Piqué i centrali, Juanfran e Jordi Alba gli esterni), più avanti la situazione è complessa. I centrocampisti di qualità sono tanti e l’obiettivo di Del Bosque è quello di oliare i meccanismi un po’ arrugginiti negli ultimi tempi. Fondamentale l’inserimento dei giovani: davanti sta trovando spazio Morata, titolare nelle ultime uscite ufficiali, in mezzo sono in salita le quotazioni di Koke.
I precedenti tra Italia e Spagna. Il bilancio è in parità: 10 vittorie a testa e 13 pareggi. Le due nazionali si sono incrociate l’ultima volta il 5 marzo del 2014: al Vicente Calderon di Madrid si è imposta la Spagna per 1-0 in amichevole grazie al gol di Pedro.
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