di MARIO MEDORI/ Il Giro d’Italia fa la storia: edizione numero 100. E proprio nel giorno della storia, nel giorno della prima tappa del Giro del centenario, ecco sbocciare la sorpresa. La prima maglia rosa del Giro d’Italia 2017 è dell’austriaco Lukas Postlberger, che al suo esordio assoluto in una corsa importante, conquista la frazione da Alghero a Olbia di 206 km grazie ad un’azione di astuzia e tempismo. Il 25enne della Bora-Hansgrove esce dal gruppo a un chilometro dal traguardo sorprendendo tutti e vanificando il rientro di Ewan e Greipel, con Nizzolo, 4°, primo degli italiani.
Fuga solitaria in avvìo. Nemmeno due chilometri percorsi e all’attacco vanno in sei, con gli italiani Mirco Maestri (Bardiani CSF) e Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe) al fianco di Marcin Bialoblocki (CCC Sprandi), Pavel Brutt (Gazprom Rusvelo), Daniel Teklehaimanot (Dimension Data) ed Eugert Zhupa (Wilier Selle Italia). Vantaggio del plotone di testa che sale fino a oltre 7′ nei pressi di Sassari, nella lunga sequenza di saliscendi che lambisce la costa nord della Sardegna, con Benedetti che fa man bassa dei primi due gpm (4° categoria) di giornata: prima chiude a Multeddu davanti a Zhupa, quindi brucia Teklehaimanot a Trinità d’Agultu. Grande soddisfazione e pure maglia azzurra della montagna per il trentino classe ’97 di Rovereto. Vento contrario e caldo oltre i 25 gradi si fanno però sentire. Dopo due terzi di gara la media non supera i 40 km/h, mentre col tempo la distanza dei battistrada si riduce e dalle retrovie il gruppo, guidato dalla Orica-Scott, accorcia e si riporta in controllo, nell’ordine dei 3′ di ritardo. Davanti Maestri perde terreno lasciando i cinque al comando a contendersi i traguardi volanti di Santa Teresa di Gallura e Cannigione.
La fase topica della corsa. Zhupa e Teklehaimanot si spartiscono i punti per la maglia ciclamino, ma sullo strappo di San Pantaleo (3,3 km a 5,6% di media e punte del 12%), a 21 chilometri dall’arrivo, le ambizioni della fuga perdono consistenza e soprattutto secondi. Benedetti si prende anche il terzo e ultimo gpm di giornata (tre su tre per un plein riuscito in passato solo a 4 corridori nella storia del Giro), ma i battistrada perdono Bialoblocki e all’avvio della discesa conservano un solo minutino. Nella pancia del gruppo i velocisti invece non pagano dazio e ricaricano le batterie prima del gran finale. Il minuto scarso che resta ai 4 di testa resiste fino ai -3,6 dall’arrivo, quando il gruppo si ricompatta apparecchiando una volata che, però, non arriverà mai.
Ecco l’ordine di arrivo della prima tappa del Giro d’Italia numero 100: 1. Lukas Postlberger (Aut/Bora-Hansgrohe) 206 km in 5.13’35” alla media di 39,415 km/h; 2. Ewan (Aus); 3. Greipel (Ger); 4. Nizzolo; 5. Modolo; 6. Sbaragli; 7. Stuyven (Bel); 8. Gibbons (Saf); 9. Bennett (Irl); 10. Bauhaus (Ger). In classifica generale: 1. Lukas Postlberger (Aut) 5.13’25”; 2. Ewan (Aus) a 4″; 3. Greipel (Ger) a 6”; 4. Brutt (Rus) a 8”; 5. Nizzolo a 10″; 6. Modolo; 7. Sbaragli; 8. Stuyven (Bel) 9. Gibbons (Saf); 10. Bennett (Irl).
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