Per la fine del mese è fissata l’udienza della causa intentata contro la Rai da 4 degli 8 consiglieri d’amministrazione, (nella foto, da sinistra) Carlo Freccero, Guelfo Guelfi, Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale, che, in quanto pensionati, non percepiscono alcun compenso nonostante le responsabilità del loro incarico e, anzi, sono costretti a pagare di tasca propria l’assicurazione che li protegge da eventuali errori amministrativi.
In una dichiarazione congiunta, i quattro consiglieri, partendo dalle dimissioni del Chief Security Officier della Rai, Genséric Cantournet, denunciano la loro “situazione paradossale”.
«Nuovo terremoto alla Rai – scrivono Diaconale, Freccero, Guelfi e Mazzuca – Genséric Cantournet, Chief Security Officer di viale Mazzini, si è dimesso dopo infinite polemiche. Tutto è nato con l’intervento dell’Anac di Raffaele Cantone, che ha denunciato un conflitto d’interesse nell’assunzione del dirigente: oggi Cantournet lascia, lo fa con stile, senza sbattere la porta, merce rara in un Paese oltre l’orlo di una crisi di nervi. Si risolve, così, in maniera speriamo indolore, un caso particolarmente delicato di cui dovremo approfondire le conseguenze”.
“Tutto ciò – continuano i quattro – è oggettivamente assurdo ed è proprio il caso di dire: in Rai, di tutto, di più. In questi due anni, il Cda ha, comunque, continuato a svolgere regolarmente la sua attività nella convinzione che la anomalia fosse tale da imporre di essere affrontata e risolta. Nulla di tutto questo è successo e, quel che è peggio, non c’è ancora nessun segnale all’orizzonte per risolvere la palese ingiustizia”.
“Vorremmo, allora, che si sapesse che proprio la metà del Cda è adesso in causa con la Rai di cui sono amministratori per un semplice motivo: in genere, tutte le vertenze di questo mondo le risolvono i giudici e noi abbiamo sincera fiducia nella giustizia. Per il resto, come abbiamo fatto in questi due anni, cercheremo di svolgere ancora al meglio il nostro lavoro per il bene della Rai e del sevizio pubblico. Nonostante tutto”, concludono i quattro.
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