La senatrice Maria Mussini, vicepresidente del Gruppo Misto al Senato e membro della Commissione Giustizia, è intervenuta ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per parlare della questione dei direttori dei musei sospesi dal Tar con le successive dichiarazioni del ministro Dario Franceschini e del ri-segretario del Pd Matteo Renzi. “In questo Paese c’è il problema del rispetto della legalità. Il primo che deve dare l’esempio in tal senso è l’Esecutivo che non si è mai fatto scrupolo di imporre al potere legislativo modifiche delle norme. Il terzo potere, Giudiziario, deve essere rispettato. Il capo di Franceschini, ovvero Matteo Renzi, con quel tweet deprimente, dice invece che bisogna cambiare il TAR. Se ci mettiamo su questa strada sappiamo dove si va a finire. Mettersi contro il terzo potere è una distorsione totale. Tra l’altro, Franceschini il giorno prima si era pronunciato nei confronti di soggetti deboli, ovvero degli “scontrinisti” licenziati, dicendo che le regole vanno rispettate. Un ministro dovrebbe essere un modello di rispetto sia quando le leggi fanno comodo che quando non fanno comodo. Quello delle procedure è un problema oggettivo. Non possiamo nascondere il fatto che il ministro ha cercato di mandare avanti i Beni Culturali senza aggiungere tutte le risorse che sarebbero state necessarie. Ha mandato avanti le cose con servizi di volontariato. Inoltre, ha utilizzato in maniera massiccia servizi molto formalizzati, su personale sul quali c’è ambiguità. Ci vuole un piano serio di assunzioni e stabilizzazione”.
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