Il terzo terrorista dell’attacco di Londra era un italo-marocchino, Youssef Zaghba, 20 anni (nella foto il primo a sinistra, accanto a Khuram Butt, il capo). Era stato fermato a marzo 2016 all’aeroporto di Bologna, città da cui stava per prendere un volo diretto a Istanbul. Il ventenne aveva con sé solo un piccolo zaino, il passaporto e un biglietto di sola andata: circostanze sospette, che insieme alla rotta aerea per la Turchia, ne fecero disporre il fermo per accertamenti. Fu contattata la madre, che risiederebbe tutt’ora nella provincia del capoluogo emiliano.
Degli altri due terroristi che hanno compiuto sabato la strage sul London Bridge lanciando il loro furgone sui passanti e accoltellando poi 41 persone, erano stati diffusi ieri foto e nomi: Khuram Butt e Rachid Redouane (il terzo a destra nella foto), entrambi di Barking. Il primo, 27 anni, era considerato il capo della cellula che ha sferrato l’attacco ed è l’uomo che compare nel documentario di Channel 4 sull’integralismo islamico nel Regno Unito mentre srotola una bandiera dell’Isis a Regent’s Park.
Una nuova perquisizione è stata effettuata in un quartiere vicino alle abitazioni di due dei jihadisti. La polizia è entrata in azione a Ilford, circa tre chilometri a nord di Barking, nell’est di Londra, dove vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge.
Inoltre almeno una dozzina di bombe Molotov sono state trovate nel furgone usato dai tre attentatori. La polizia ha trovato nel veicolo “quelle che sembravano essere bottiglie piene di un liquido incolore con stracci” al posto dei tappi.
Intanto gli strascichi politici dell’attentato di sabato a Londra non si smorzano. Il sindaco, Sadiq Khan, ha chiesto al governo britannico di annullare la prevista visita del presidente americano Donald Trump nel Regno Unito. “Non penso che dovremmo srotolare il tappeto rosso per il presidente degli Usa nelle circostanze in cui le sue politiche vanno contro tutto ciò per cui noi ci battiamo”, ha detto Khan nel corso di un’intervista a Channel 4 News trasmessa ieri sera. La presa di posizione segue le critiche rivolte dal presidente Usa al sindaco londinese, accusato da Trump di sottovalutare il rischio terrorismo.
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