Lunedì 3 agosto, l’Aula si è riunita alle ore 16 con il seguente ordine del giorno: la conversione del decreto-legge n. 83 recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale e di organizzazione dell’amministrazione giudiziaria (ddl 2021) e la delega al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (ddl 1577-B). Il relatore, Pagliari (PD), nel riferire sulle principali integrazioni e modifiche apportate alla Camera, ha ricordato in particolare la delega sul processo contabile e l’accelerazione dei procedimenti relativi a insediamenti produttivi e opere pubbliche. Il relatore ha poi richiamato i capitoli principali della riforma: digitalizzazione, silenzio-assenso, autotutela, Conferenza dei servizi, delega su servizi locali e società partecipate, riforma della dirigenza. Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Rosetta Blundo, Michela Montevecchi (M5S); Candiani, Arrigoni (LN); Orellana, Campanella (Misto); Bianco, Astorre, Scalia, Collina (PD). In replica il relatore Pagliari ha difeso le norme sul silenzio assenso, che richiamano le pubbliche amministrazioni al rispetto dei loro doveri e alla collaborazione. La Ministro della semplificazione e pubblica amministrazione Madia ha ricordato che gli obiettivi principali del ddl sono la certezza dei tempi, la trasparenza, la lotta agli sprechi. Ha sottolineato, inoltre, che la norma sul silenzio assenso è volta a responsabilizzare le amministrazioni, non a cambiare le regole per le autorizzazioni, e che la delega sui servizi locali e sulle partecipate servirà a eliminare enti inutili. Ha ricordato, infine, il parere rafforzato del Parlamento sull’attuazione delle deleghe. La seduta è terminata alle ore 21.
Sulle parole pronunciate da Renzi sulla questione del Sud, ecco la risposta data dai senatori del M5S: “Il presidente del Consiglio, con la sua consueta superficialità, ha già risolto il problema del Mezzogiorno riducendo tutto a ‘piagnistei’. Peccato che questi non siano piagnistei, ma grida di dolore che arrivano da una terra che lui stesso con le sue politiche e le sue scelte ha contribuito ad affossare e impoverire”.
Martedì 4, alle ore 9,32 l’Aula dopo la discussione sulla delega al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (ddl 1577-B), ha approvato definitivamente il ddl n. 1577-B. Nelle dichiarazioni di voto finale hanno annunciato voto contrario i sen. Bruni (CR), Giovanni Mauro (GAL), Volpi (LN), Loredana De Petris (SEL), Crimi (M5S), Mazzoni (AL), Paola Pelino (FI-PdL). Hanno annunciato voto favorevole i sen. Federica Chiavaroli (AP) e Cociancich (PD), che ha auspicato una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Oltre a denunciare l’ampiezza e il numero delle deleghe concesse, le opposizioni hanno criticato, in particolare, i poteri sostitutivi del Presidente del Consiglio sugli insediamenti produttivi e le opere pubbliche; le modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali che rafforzano la presa della politica sull’amministrazione.
Nella seduta di ieri sono stati approvati, senza modifiche, i primi undici articoli dopo che il relatore, nel riferire sulle principali integrazioni apportate dalla Camera, ha ricordato in particolare l’accelerazione dei procedimenti relativi a insediamenti produttivi e opere pubbliche e la delega sul processo contabile.
Alle ore 12 Il Ministro delle infrastrutture e trasporti Delrio ha reso un’informativa sui gravi disagi verificatisi recentemente all’aeroporto di Fiumicino, che dal 6 maggio è interessato da incidenti. Il ministro, nel riferire sui dati acquisiti da ENAC sull’incendio del 29 luglio scorso, ha rilevato la necessità di migliorare la dotazione dei vigili del fuoco, il coordinamento, la gestione ordinaria delle partenze in situazioni di congestione. La fragilità operativa dell’aeroporto dipende, secondo il ministro, dagli scarsi investimenti degli anni passati. Il governo, che ha previsto un aumento degli investimenti nel 2016, si attende un miglioramento dei servizi dall’esito della gara europea che ridurrà a tre gli operatori dello scalo. Il sen. del M5S Marco Scibona componente la Commissione Trasporti ha così replicato al ministro: “E’ inammissiblile quello che è accaduto a Fiumicino. Ci sono tre aspetti in particolare sui quali soffermarsi: l’incendio che si è sviluppato in zona pineta, questa area andrebbe monitorata di più, ma con tutti i tagli che il governo Renzi ha fatto al Corpo dei Vigili del Fuoco risulta difficile per loro operare al meglio. In secondo luogo non è ammissibile che in un periodo in cui si parla di sicurezza nazionale un Cessna atterri a Fiumicino senza che nessuno se ne accorga. Su questo Delrio non ha detto nulla e ci piacerebbe sentire il suo pensiero. Assurdo poi che si svolgano lavori all’interno di Fiumicino e nei parcheggi adiacenti in pieno periodo estivo, cioè quello di maggior afflusso in questo scalo importantissimo. Delrio si ponga questi interrogativi”.
Subito dopo l’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 2021 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Serenella Fucksia, Puglia, Martelli (M5S); Orellana (M5S); Lo Giudice (PD); Liuzzi (CR); Paola De Pin (Misto); Panizza (Aut); Barozzino (SEL); Mauro Marino (PD), Caliendo (FI-PdL), che ha ironizzato sul cosiddetto ricambio generazionale nella magistratura onoraria e ha espresso perplessità sul credito d’imposta volto a incentivare gli arbitrati. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, prima di porre la questione di fiducia sull’approvazione del ddl di conversione nel testo licenziato dalla Camera, ha evidenziato che obiettivo principale del decreto è semplificare le procedure concorsuali per sbloccare i crediti. La seduta è terminata alle 19,36.
Mercoledì 5, nella seduta antimeridiana si è svolta la discussione sulla questione di fiducia; nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti: negando la fiducia i sen. Falanga del gruppo di AL, Zizza di CR, Paola De Pin di GAL, Erika Strfani della LN, Maria Mussini del Misto, Cappelletti del M5S e Malan di FI-Pdl, mentre hanno votato la fiducia i sen. Buemi del Gruppo Autonomie, Albertini di AP e Lumia del PD. Le opposizioni hanno lamentato la ristrettezza dei tempi di esame di un provvedimento complesso, il cui impatto andrebbe valutato meglio, mentre i gruppi di maggioranza hanno ricordato che la legge fallimentare risale al 1942. L’Aula con 159 voti favorevoli e 104 contrari, ha rinnovato la fiducia al governo, approvando definitivamente il provvedimento di conversione del decreto legge 27 giugno 2015, n.83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale e di otganizzazione dell’amministrazione giudiziaria. La seduta è terminata alle ore 13,06.
Cencelli alla Rai. Arrivano le notizie sulle nuove nomine pr il CdA della Rai. Qui è stato adottato il manuele Cencelli peggio della Prima Repubblica, dando vita ad una lottizzazione selvaggia vergognosa.
Ai lettori auguro buone vacanze. La rubrica riprenderà l’8 settembre all’apertura del Parlamento dopo la pausa estiva.
Commenta per primo