Cup: è stata sospesa la solidarietà ai lavoratori a causa della denuncia dei Cobas. In una nota il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato dichiara: “Apprendiamo con sommo disappunto che per via della denuncia dei Cobas gli amministratori giudiziari hanno costretto a sospendere la solidarietà che fino a settembre 2017 tutelava i lavoratori del Cup da eventuali licenziamenti. Siamo sbalorditi e contrariati che per un 5% del totale siano state messe in discussione le sorti di 1700 lavoratori. Da gennaio 2017 a giugno 2017 a causa della sospensione della solidarietà e l’apertura della procedura di mobilità (poi culminata con la Fis fatta nello stesso e identico modo della solidarietà) i lavoratori devono recuperare 6mila ore”.
Cosa significa? Maritato nella stessa nota spiega: “Questo significa che le ore sono state pagate regolarmente in questi mesi pur non facendole totalmente. Provo a spiegarmi meglio: se un lavoratore aveva 38 ore da contratto ma ne faceva 30 a settimana, gli pagavano 38 ore ma in realtà le mettevano a recupero 24. Ora un costo enorme per la cooperativa che si trova 6mila ore pagate ma non fatte e da far recuperare in qualche modo oppure rientrare di queste perdite. In sostanza, gli amici dei Cobas hanno fatto un’azione che ha portato perdite per la cooperativa con la conseguenza che saranno i soci lavoratori a pagare.
Gli interrogativi sollevati dal presidente di Assotutela. Maritato entra ancor più nel merito della questione e dice: “E’ stata fatta una Fis che non risolve i problemi ma, più semplicemente, li posticipa. E questi signori vorrebbero rappresentare e garantire i diritti dei lavoratori? Come se non bastasse aver messo in ginocchio la cooperativa, ora stanno pure annunciando lotte di una internalizzazione che, purtroppo, sarà impossibile realizzare anche a causa della grave crisi del comparto sanitario regionale, guidato dal presidente della Regione Lazio Zingaretti. E lo fanno con la complicità del Movimento 5 Stelle, che sembra avallare tale tesi. Alla luce di tutto questo, mi chiedo: perché non stanno internalizzando i servizi esternalizzati nel Comune di Roma?”. Ricordiamo che Cup è l’acronimo di Centro unico di prenotazione. Si tratta di un servizio amministrativo offerto da diverse strutture facenti capo a pubbliche amministrazioni italiane (agenzia delle entrate, ASL, ecc.) o da organizzazioni private (società di servizi), con la funzione di gestire le prenotazioni necessarie per l’erogazione di vari servizi (ad esempio visite mediche).
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