Dopo la decisione a sorpresa del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza di assegnarle un’auto blindata e una scorta di due uomini, Lucia Borsellino – figlia del magistrato ucciso nella strage mafiosa di via D’Amelio, dimessasi il 2 luglio scorso da assessore alla Salute della Regione siciliana – ha ricevuto un nuovo incarico sempre nel settore della Sanità: si occuperà di anticorruzione all’Agenzia per i servizi sanitari regionali Agenas. L’incarico durerà due anni e sara’ svolto a Roma. Lo ha reso noto la stessa Agenas precisando che Borsellino avrà anche l’incarico di seguire alcune delle misure previste dal Patto per la salute 2014-2016 affidate all’Agenas, come il sistema nazionale di monitoraggio e controllo. L’incarico partirà dal primo Settembre 2015.
Per quanto riguarda l’assegnazione della scorta nessuna motivazione ufficiale è stata più data; ma si ipotizza che il provvedimento non sia da mettere in connessione con quanto pubblicato un mese fa dal settimanale l’Espresso (che aveva riferito di una presunta intercettazione telefonica – poi smentita dalla magistratura – tra il presidente della Regione Sicilia, Crocetta, e il suo medico, dottor Matteo Tutino, ex primario del reparto di chirurgia maxillo facciale dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, tuttora agli arresti domiciliari, al quale era stata attribuita una frase in cui si affermava che l’allora assessore alla Sanità doveva fare “la fine di duo padre”) bensì con una generica segnalazione di rischi per lei che sarebbe stata fatta da una “fonte riservata”.
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