In seguito al terremoto del 21 agosto il suolo si è abbassato fino a circa 4 centimetri in un’area a ridosso di Casamicciola Terme: è quanto i ricercatori del CNR-IREA hanno misurato nei movimenti permanenti del terreno grazie ai satelliti europei Sentinel-1 e italiani COSMO-SkyMed.
Nell’emergenza post terremoto il Dipartimento della Protezione Civile (DPC), fin dalle primissime ore dopo il sisma, ha attivato il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (CNR-IREA) di Napoli, in qualità di centro di competenza nel settore dell’elaborazione dei dati radar satellitari, per un’analisi volta alla misura dei movimenti del suolo conseguenti al sisma.
Utilizzando i dati radar dei satelliti europei Sentinel-1, del programma europeo Copernicus, e quelli della costellazione italiana COSMO-SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – centro di competenza per le acquisizioni ed utilizzo dei dati satellitari – e del Ministero della Difesa, un team di ricercatori del CNR-IREA ha misurato con alta precisione i movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, utilizzando la tecnica dell’Interferometria SAR Differenziale.
Questa tecnica consente, confrontando immagini radar acquisite prima dell’evento con immagini successive al sisma, di rilevare le deformazioni della superficie del suolo con accuratezza di centimetri.
Ottenere in tempi brevi un quadro sinottico delle deformazioni e degli spostamenti del suolo causati da un sisma nell’area dell’epicentro rappresenta uno degli obiettivi del Dipartimento della Protezione Civile, durante un’emergenza sismica.
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