E’ morto Nanni Svampa, celebre fondatore dei Gufi, gruppo che portava sul palco la canzone popolare lombarda assieme alla comicità e alla satira politica e sociale. Svampa, che ha portato in Italia traducendole anche le canzoni del cantautore francese Georges Brassens, è morto a Varese. Aveva 79 anni.
Nato nel quartiere popolare di Porta Venezia a Milano, è stato, come si legge anche sul suo sito ufficiale, “mitico rappresentante del cabaret musicale milanese e della canzone d’autore” e “cultore e interprete della tradizione lombarda con particolare riguardo alla canzone popolare”. E poi “traduttore e interprete in lingua milanese dell’opera di Georges Brassens (il più grande poeta e umorista della canzone nel XX secolo)”. E ancora “attore teatrale e cinematografico”, tanto da aver recitato in film di registi come Elio Petri e Gabriele Salvatores. Infine, anche autore di testi “teatrali, televisivi e radiofonici, regista di spettacoli musicali e di cabaret”.
Laureato in Economia alla Bocconi, Svampa fondò i Gufi nel 1964 assieme a Roberto Brivio, Gianni Magni e Lino Patruno e la band suonò fino al ’69 mischiando musica, dialetto milanese, cabaret e satira sociale. Del ’64 anche l’album ‘Nanni Svampa canta Brassens’ e del ’70 i celebri dischi della ‘Antologia della canzone lombarda’.
“La milanesità – ricorda Roberto Brivio – è un termine particolare, che ti identifica. Svampa ha lavorato per Milano, ha scritto per e su Milano, non si può dire che non avesse milanesità. Non ha fondato lui I Gufi – ha ricordato Brivio – siamo nati in tre-quattro insieme. Oltre che essere un collega, era un caro amico. Scrivevamo canzoni diverse, lui più impegnate, io più popolari. Anche se dagli anni ’80 non abbiamo fatto più concerti, siamo rimasti amici e ho per lui grande e profonda stima”.
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