di MARCO VALERIO/ La Ferrari a Singapore? Un disastro; il disastro dei disastri. Due “rosse” fuori dopo poche curve proprio nel GP che doveva segnare il ritorno del Cavallino Rampante in vetta alla classifica del Mondiale. Alla fine vince Lewis Hamilton scattato dalla quinta posizione. Ora il pilota britannico è in fuga a 6 gare dalla fine, con 28 punti di vantaggio su Sebastian Vettel. E dire che prima della pausa estiva, in testa c’era proprio Seb. Adesso è dura recuperare. Dopo la batosta di Monza, quindi, un’altra pesante legnata per la casa di Maranello. Non sarà facile rimediare.
Incubo rosso. Nemmeno nel peggiore degli incubi dei ferraristi si poteva immaginare un esito così brutto del GP in Oriente. Soprattutto alla luce della meravigliosa giornata di sabato nelle qualifiche: pole di Vettel e due Red Bull davanti a Raikkonen. Le Mercedes in ritardo: solo la terza fila per le due “frecce d’argento”. Invece, che qualcosa di strano stesse succedendo si è capito poco prima del via, quando per la prima volta nella storia di questo GP, è arrivata la pioggia. Stava insomma per andare in scena il primo Gran Premio bagnato in notturna della storia della Formula 1.
La dinamica dell’incidente di gara. Ma che è successo al via? La dinamica è stata sostanzialmente questa: Vettel non è partito benissimo. Al suo fianco Max Verstappen si è avvicinato e sulla sinistra dell’olandese è arrivato come una scheggia Raikkonen con l’altra Ferrari. Ma appena Vettel (legittimamente) è andato a difendere la posizione sulla Red Bull, Verstappen si è trovato praticamente in un imbuto tra le due rosse. E il contatto seguito con la SF70-H di Kimi ha innescato una carambola che ha danneggiato anche la rossa di Vettel. Successivamente, dopo poche curve, il pilota tedesco è andato in testacoda sbattendo il muso della sua Ferrari contro il muretto per il più amaro dei ritiri. I commissari di gara, a fine GP, hanno decretato che si è trattato di un incidente di gara in cui è stato impossibile attribuire in modo univoco responsabilità specifiche. Così restano soltanto i giganteschi rimpianti della Ferrari. Si spera non decisivi a fine stagione.
Il resto della corsa. La gara, dopo lo schianto rosso al via, si è trasformata in una passerella di guida di Hamilton, sul bagnato sempre a suo agio. Peccato per Fernando Alonso, che aveva indovinato uno strepitoso start, ma è stato eliminato alla prima curva anche lui dalle vetture di Raikkonen e Verstappen. Hamilton si è guadagnato la vittoria grazie a uno scatto perfetto con cui ha scavalcato Ricciardo. E poi non deve essergli sembrato vero vedere davanti a lui la Ferrari di Vettel girarsi e uscire dopo pochi metri. Inseguito dall’italo-australiano e dal compagno di squadra Valtteri Bottas, Lewis ha poi sostanzialmente gestito fino al traguardo. In zona punti anche: Hulkenberg, Sainz, Perez, Palmer, Vandoorne, Stroll, Grosjean e Ocon. Si torna in pista tra due settimane in Malesia.
Commenta per primo