Due episodi, odiosi, inquietanti, di razzismo sono avvenuti a poche ore di distanza a Roma e a Torino. Il più grave per le conseguenze è quello di Torino, dove un anziano clochard rumeno è stato aggredito e dato alle fiamme in un giardino pubblico, quello intitolato a Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora, una delle zone del capoluogo
piemontese a più forte presenza di immigrati stranieri. L’uomo è stato portato dagli operatori del servizio 118 all’ospedale San Giovanni Bosco, dove è ricoverato in rianimazione: presenta ustioni di secondo e terzo grado al volto. Data la presenza di un edema alla gola, è stato sedato e intubato.
“Sono stati degli sconosciuti”, ha detto ai soccorritori il clochard. Secondo una prima ricostruzione, qualcuno gli avrebbe gettato addosso del liquido a cui avrebbe poi dato fuoco.
“Purtroppo era un fatto annunciato. Temevano che sarebbe finita in questo modo”, ha affermato Luca Deri, il presidente della Circoscrizione 7 di Torino. “Ieri – ha detto ancora Deri – eravamo qui con un gruppo di volontari a ripulire il giardino da cocci di vetri, lattine e immondizia. Sul nostro territorio ci sono problemi analoghi ad altre zone. Sono tanti i clochard che trovano rifugio nel quartiere, ma tanti di loro non accettano di essere ospitati nei dormitori”.
Un amico della vittima di questo atroce atto di violenza, Mihai Sogea, anche lui senzatetto, spiega: “Lui è un tipo tranquillo. Le persone gli danno da mangiare, gli portano del pane e dell’acqua. Mai avuto problemi. Nessuno ci ha mai infastiditi. Lui viene qui spesso. Si mette a dormire sulla panchina e c’era anche ieri. Abbiamo bevuto del vino tra le 16 e le 17, poi sono andato via”.
L’altra violenza in pieno centro a Roma. Prima gli insulti, come “sporco negro”, poi le botte. Le vittime sono un cittadino del Bangladesh e un egiziano, circondati da cinque ragazzi in piazza Cairoli e aggrediti, dopo essere stati insultati. Ad avere la peggio il ventisettenne del Bangladesh, trasportato in ospedale con traumi al volto giudicati guaribili in 30 giorni. La polizia ha bloccato cinque ragazzi tra i 17 e i 19 anni. Uno è stato arrestato, gli altri sono stati denunciati.
L’allarme è scattato intorno alle tre della notte scorsa, quando la polizia è intervenuta per soccorrere un uomo sanguinante a terra in Piazza Cairoli. Accanto a lui, un cittadino egiziano che ha raccontato che erano stati vittime di un’aggressione da parte di alcuni ragazzi, che avrebbero rivolto loro insulti a sfondo razziale, passando poi alle vie di fatto.
Sulla base delle descrizioni fornite dalle vittime gli agenti del commissariato Trevi hanno fermato poco dopo cinque giovani in Via delle Botteghe Oscure: un 17enne, tre 18enni e un 19enne. Uno di loro è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Per gli investigatori si sarebbe accanito sulla vittima quando era già a terra, colpendola ripetutamente con calci al volto. Gli altri ragazzi invece sono stati denunciati per lesioni aggravate e percosse.
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