“La storia vista da dietro le quinte è come una cassetta degli attrezzi per capire il mondo”. Lo afferma nella quarta di copertina del libro “Gli occhiali di Machiavelli” l’autore, Ezio Cartotto, giornalista ed ex politico, il quale appunto esamina la storia moderna e contemporanea sulla base di un’interpretazione estremamente realistica, utilizzando infatti “gli occhiali di Machiavelli” – la chiave del realismo e della politica – per leggere gli ultimi secoli della storia dell’umanità.
Con un linguaggio che lambisce il romanzo, ma senza mai sconfinare nell’invenzione, Cartotto ci offre un racconto affascinante e complesso che va dalla Rivoluzione francese ai misteri ancora irrisolti della politica italiana.
Nel suo racconto della storia e della politica di ieri, l’autore traccia un percorso capace di riconoscere il valore e il senso, per l’umanità, di rivoluzioni, guerre, uomini e ideali. E, leggendo i fatti, interpretandoli e contestualizzandoli, li pone come base per capire il presente e vedere il futuro.
Nella presentazione Pierluigi Castagnetti evidenzia come l’Autore, con un linguaggio accattivante, mette in risalto anche la sua storia di democristiano, accompagnata ad una criticità interpretata con l’aiuto di una rigorosa conoscenza, che autorizza Castagnetti a qualificarlo come “homo politicus”. L’Autore in questo libro intraprende un percorso storico in cui riconosce il valore per l’umanità delle rivoluzioni e degli ideali che costituiscono la piattaforma per osservare l’oggi e immaginare il domani. (f.m.p.)
Ezio Cartotto, classe 1943, milanese, giornalista pubblicista, si è dedicato al giornalismo fin dai tempi del liceo Parini. Entrato nella Democrazia Cristiana, nella corrente della sinistra di Base, si è occupato della formazione, su incarico di Giovanni Marcora, dei giovani del partito e ha diretto per diversi anni il settimanale della Dc milanese “Il popolo lombardo”. Ha contribuito, con Pierluigi Castagnetti, alla realizzazione del libro “La coscienza dice No” (Gribaudi 1968), una raccolta di saggi considerata il primo documento italiano nel quale studiosi, pubblicisti e uomini politici prendono nettamente posizione riguardo all’obiezione di coscienza. All’inizio degli anni ’90 ha collaborato alla costruzione di Forza Italia con la speranza di rifondare un grande centro che fosse animato dagli ideali migliori della Prima Repubblica. Archiviata questa esperienza come fallimentare, a distanza di anni scriverà “Operazione Botticelli. Berlusconi e la terza marcia su Roma” (Sapere 2000 Edizioni, 2008), una rivisitazione critica, disincantata e a tratti ironica di quel periodo. È del 2012 il suo libro “Gli Uomini che fecero la Repubblica” edito da Sperling&Kupfer. Attualmente si dedica allo studio e all’approfondimento storico e tiene conferenze e seminari di stampo culturale e politico.
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