Altro che piccioni! I volatili non c’entravano nulla con la morte di tre membri della famiglia Del Zotto, residente a Nova Milanese, evento avvenuto due mesi fa e per il quale era stato ipotizzato un avvelenamento da tallio dovuto all’alimentazione dei piccioni allevati in una tenuta di famiglia in provincia di Padova.
I carabinieri di Desio (Monza) hanno arrestato Mattia Del Zotto, 27 anni, per omicidio volontario e tentato omicidio. È accusato di aver ucciso i nonni e una zia mediante somministrazione premeditata di tallio, veleno che sarebbe stato acquistato in un’azienda del Padovano. Sarebbe il giovane, quindi, il responsabile dell’avvelenamento dell’intera famiglia di Nova Milanese.
Le vittime, decedute il 30 settembre, sono i suoi nonni Giovanni
Battista Del Zotto, 94 anni, e Maria Gioia Pittana di 88 anni, e sua figlia Patrizia Del Zotto di 62 anni (foto) . Ma in ospedale si trovano, ricoverate per avvelenamento, altre cinque persone. Dopo i tre decessi è stata infatti la volta di altri familiari ad avvertirne i sintomi: Laura Del Zotto e Enrico Ronchi, rispettivamente sorella minore e vedovo di Patrizia Del Zotto, Alessio Palma e Maria Lina Pedon, 83 e 81 anni, nonni materni del giovane, e infine la badante di famiglia Serafina Pogliani. Gli inquirenti hanno sequestrato una miscela di erbe per infusi, contaminate da tallio, in casa dei nonni materni del giovane.
Il gip del Tribunale di Monza ha integralmente accolto la richiesta della Procura della Repubblica brianzola nei confronti di Mattia Del Zotto. Il giovane è ritenuto responsabile non solo del triplice omicidio dei nonni e di una zia patern, ma anche di tentato omicidio nei confronti delle altre cinque persone. Tutti avvelenati per l’ingestione di solfato di tallio.
I motivi? Sono tutti da accertare.
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