TEMPI SUPPLEMENTARI/ In vetta rallentano tutte. Lazio sconfitta in casa dal Torino nel “Monday Night”. All’Olimpico: arbitro Giacomelli e Var, un disastro

di FABIO CAMILLACCI/ E’ stato uno strano turno di campionato, quello valido per la 16° giornata. Le prime quattro hanno frenato raccogliendo soltanto 0-0. Juventus e Inter hanno aperto le danze nell’anticipo serale del sabato; la Roma non è andata oltre il pari a reti bianche in quel di Verona sponda Chievo nel ‘”lunch match” della domenica; risultato a occhiali casalingo invece per il Napoli contro la Fiorentina. Tre pareggi che però ci dicono alcune cose importanti sui valori in campo. La Juve pare sia riuscita ad assestare la difesa ma a volte stenta in fase offensiva. L’Inter capolista, dal canto suo ha pensato solo a difendersi confermando di andare a corrente alternata sul piano del gioco, nonostante i grandi meriti di Spalletti. In sintesi: quando non girano Perisic e Icardi, l’unica soluzione per i nerazzurri rimane la difesa a oltranza. Fortuna, episodi favorevoli, pullman davanti alla porta, parate di Handanovic: al di là di tutto, l’Inter è al comando e non gioca le coppe europee; gran bel vantaggio alla distanza. La rosa corta resta però un limite rispetto a Juve e Roma. Già, la Roma che si conferma tosta e solida, ma, nonostante il potenziale offensivo, rimane stitica in attacco. Miracoli del portiere clivense Sorrentino a parte. Ora vedremo quanto potrà incidere in questo senso il pezzo forte del mercato estivo giallorosso Schick, tornato da poco a tempo pieno. Infine, il Napoli: dopo la grande cavalcata, gli infortuni di Milik, Ghoulam e recentemente la pubalgia di Insigne, hanno minato una rosa già corta. Senza dimenticare che Sarri fa giocare sempre gli stessi, logorandoli. Mini-crisi partenopea dunque visto che il pari interno con la Viola arriva dopo le sconfitte con Juventus e Feyenoord. Campanelli d’allarme per le prime 4 della classifica.

La volata a 4 per il platonico titolo di campione d’inverno. Nei quartieri alti questo torneo di Serie A rimane quindi combattuto e avvincente: Inter 40, Napoli 39, Juventus 38, Roma 35 (con una gara in meno). Questa la situazione a 3 turni dal giro di boa. A quota 32 (con una partita da recuperare) c’è la Lazio sconfitta 3-1 dal Torino all’Olimpico nel “Monday Night” della 16° giornata. Una sconfitta decisa però dagli errori dell’arbitro Giacomelli e del Var. In pochi minuti, a fine primo tempo e sullo 0-0, rigore netto negato alla Lazio ed espulsione di Immobile per presunta testata a Burdisso. Un disastro totale e Lazio furiosa. Nella ripresa il Toro prende il largo nonostante l’orgoglio biancoceleste. Splendido il gol del 3-1 firmato dal 20enne esterno granata Edera, un giocatore interessante da seguire. Ma rilanciamo la nostra campagna: aboliamo il Var e la Var. Con la moviola in campo non è più calcio, è un’altra cosa. Oltretutto, la tecnologia non ha eliminato del tutto le polemiche; anzi, forse le ha amplificate. Il Var non può andare a targhe alterne.

Milan, un brodino per Gattuso. Col Bologna al Meazza nel posticipo domenicale, i rossoneri hanno ritrovato la vittoria dopo un lungo e preoccupante digiuno. Niente di straordinario: contano solo i 3 punti per migliorare la classifica, perché i problemi restano e sono tanti; anche dal punto di vista fisico. Evidentemente, la preparazione atletica estiva è stata sbagliata. Senza dimenticare l’esonero del preparatore atletico prima di quello di Montella. Caos totale dunque per “il gatto e la volpe”, Fassone e Mirabelli, ambasciatori del cinese Yonghong Li, alle prese con grandi problemi finanziari. Contro i felsinei decide una doppietta di Bonaventura, un talento finito nel dimenticatoio con Montella; problemi fisici a parte.

Le altre. Di sabato la Sampdoria getta alle ortiche la vittoria in quel di Cagliari, facendosi rimontare dopo essere andata sul 2-0. Rocambolesco anche il match di Ferrara tra Spal e Verona: scaligeri avanti 2-0 e ripresi dagli emiliani. Dopo i fasti firmati Brignoli, il Benevento riassapora l’amaro Strega della sconfitta perdendo 2-0 a Udine. Friulani rigenerati dal nuovo allenatore Oddo che ha preso il posto dell’esonerato Delneri. La scelta del cambio di allenatore paga anche in casa Sassuolo, i neroverdi battono 2-1 il Crotone di un altro nuovo tecnico: Walter Zenga, sostituto di Nicola che se ne è andato sbattendo la porta perchè in palese disaccordo con la società calabrese. Tutto questo in attesa di Genoa-Atalanta spostata a martedi 12 dicembre per la solita allerta meteo genovese. Campionato pazzo.

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