Il senatore Altero Matteoli, presidente della Commissione Trasporti ed ex ministro dei Trasporti, è morto in un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto sulla via Aurelia all’altezza di Capalbio. È stato estratto dalle lamiere dell’auto in fin di vita: i medici hanno tentato di rianimarlo sul posto ma non c’è stato nulla da fare. Viaggiava da solo su una Bmw quando in località Il Giardino a Capalbio, non lontano da Ansedonia (Grosseto), c’è stato lo scontro frontale con una Nissan a bordo della quale si trovavano un uomo e una donna, rimasti entrambi gravemente feriti.
Il conducente della Nissan, 50 anni, è stato poi trasferito all’ospedale di Grosseto mentre la donna è stata portata con l’elisoccorso all’ospedale di Siena. La strada è rimasta chiusa in entrambi i sensi per tutto il tempo degli accertamenti di polizia stradale e carabinieri sulle modalità della sciagura.
Da ministro del governo Berlusconi Matteoli si era battuto per la realizzazione di una autostrada alternativa all’Aurelia per il collegamento tra Livorno e Civitavecchia. In passato aveva messo in guardia dai “pericolosissimi incroci a raso” nel tratto dell’antica strada consolare tra Grosseto a Civitavecchia. Faceva parte, fra l’altro, del Tavolo per la sicurezza stradale in qualità di presidente della commissione Trasporti.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha espresso il suo personale cordoglio e quello del governo ai familiari del senatore. Di Matteoli il premier ricorda la passione politica, la coerenza del suo percorso, il profondo senso delle istituzioni.
Nato 77 anni fa a Cecina (Livorno), esponente e parlamentare del Movimento sociale, Matteoli – che aveva evitato di assumere posizioni estremiste durante la sua collocazione all’estrema destra – era poi migrato in Forza Italia, non seguendo Gianfranco Fini dopo la rottura dell’ex leader del Msi con Berlusconi.
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Un ricordo personale: Quando fui nominato direttore del “Tirreno” nel 1993 il primo politico livornese venuto a portarmi il suo saluto e l’augurio di buon lavoro, fu Altero Matteoli. Ebbi l’impressione di trovarmi di fronte a una persona molto legata ai problemi del territorio, serenamente dialogante, nel rispetto delle opposte storie politiche. Gliene diedi atto volentieri e lo ringraziai. Nei tre anni di mia permanenza in quel ruolo non mi chiese mai di riservargli, in cambio, un’attenzione particolare nelle cronache del giornale. (e.s.)
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