Si calcola che l’export petrolifero libico si ridurrà, nell’immediato, di 90.000 barili al giorno in conseguenza dell’attentato compiuto ieri presumibilmente da elementi che si ispirano all’Isis. L’esplosione infatti ha provocato l’interruzione dell’oleodotto che porta a Sidra, in Cirenaica. Secondo quanto rivelano fonti delle forze di sicurezza a guardia degli impianti petroliferi libici, i miliziani dello Stato islamico sono ancora attivi nella zona, anche se finora non vi è stata alcuna rivendicazione. Un commando di uomini armati è arrivato sul posto a bordo di due vetture e ha minato l’impianto con gli esplosivi.Le immagini riprese a distanza mostrano una enorme colonna di fumo nero.
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