DIAVOLO DI COPPA/ Il disastrato Milan rialza la testa e vince il derby di Coppa Italia con un lampo del baby Cutrone: rossoneri in semifinale, Inter fuori e in crisi

di FABIO CAMILLACCI/ Una stracittadina è sempre affascinante, lo diventa ancora di più quando vale per una sfida di coppa da dentro o fuori. E’ il caso di Milan-Inter, derby valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Gara secca, chi vince vola in semifinale. Peraltro, “il derby della Madonnina” torna in scena in Coppa Italia dopo ben 18 anni. Prima di stasera, l’ultimo scontro diretto tra le due formazioni meneghine risaliva al gennaio del 2000, quando l’Inter eliminò il Milan sempre nei quarti di finale vincendo per 2-3 il match d’andata con gol di Vieri, Mutu e Seedorf e pareggiando poi per 1-1 al ritorno. La cornice di pubblico del Meazza anche oggi non ha deluso le attese; quanto visto in campo, o non visto fate voi, invece è stato al di sotto delle aspettative. Ma non bisogna dimenticare che le due compagini meneghine non stanno attraversando un bel momento. L’Inter dopo aver raggiunto la vetta della classifica di A, ha inanellato due sconfitte di fila e ora è al terzo posto. Sul Milan preferiamo stendere un velo pietoso. Quindi, solo il fascino del derby ha reso la vigilia carica di aspettative. Tutto il resto è noia. Ha vinto il Milan nei tempi supplementari: 1-0 gol del giovane Cutrone. Una grossa boccata d’ossigeno per il “Diavolo” che in semifinale sfiderà la Lazio, terzo campanello d’allarme per l’Inter di Spalletti. E questo k.o. fa male, tanto male. Ad Appiano Gentile la crisi è ormai aperta.

Le due squadre al fischio d’inizio: due rose con molte spine. Spalletti, a causa degli infortuni di D’Ambrosio e Miranda, schiera una linea difensiva inedita con Cancelo, Skriniar, Ranocchia e Nagatomo. Vecino e Gagliardini confermati in mezzo al campo; la novità è Joao Mario che, con Candreva e Perisic, agisce alle spalle dell’unica punta Icardi. Gattuso dal canto suo deve fare a meno di Donnarumma, infortunato e sempre più in rotta con l’ambiente rossonero a causa del balletto di mercato che prosegue nonostante il rinnovo estivo del contratto. Mino Raiola docet. Nel riscaldamento poi si fa male anche il secondo portiere Storari, dentro il terzo, un altro Donnarumma: il fratello di Gigio, Antonio, portiere 27enne sopravvalutato e super pagato, prende un milione all’anno per fare il terzo portiere e il suo ingaggio fa parte del rinnovo di contratto di cui sopra. L’anno scorso, Antonio Donnarumma militava nei modesti greci dell’Asteras Tripolis, squadra di Tripoli, cittadina del Peloponneso. In difesa torna titolare Romagnoli che va a comporre la linea difensiva con Abate, Bonucci e Rodriguez. A centrocampo Biglia viene preferito a Montolivo con Kessiè e Locatelli ai suoi lati. In avanti, Bonaventura avanza nel tridente offensivo completato da Suso e Kalinic.

La partita di San Siro. Primo tempo complessivamente equilibrato. Parte meglio il Milan, ma, è l’Inter ad andare in gol. Minuto 23: clamorosa autorete di Antonio Donnarumma. Ma l’arbitro Guida, con l’ausilio del VAR (che c’è anche nella coppa nazionale), annulla per posizione irregolare di Ranocchia il quale, sul tiro di Perisic, è sulla traiettoria del pallone e di conseguenza in off-side. Di fatto, questa è l’unica vera grande emozione della prima frazione di gioco. Volendo essere buoni possiamo aggiungere: sponda Milan, un colpo di testa di Bonaventura e un sinistro di Suso parati da Handanovic; sponda Inter, un colpo di testa di Icardi fuori di poco. Si va al riposo a reti inviolate. Nessun cambio al ritorno in campo, e il copione del match non cambia. Tanta noia. Lampo Inter al 59′: sponda di testa di Icardi, tiro al volo di Joao Mario da due passi e grande respinta di Antonio Donnarumma favorito comunque dal tiro centrale del portoghese. Al 79′ invece il lampo è di marca milanista: tiro a giro di Suso che accarezza la parte alta della traversa. Qualche altra fiammata a parte, non succede più nulla fino al 90’+ recupero e si ai supplementari.

Il guizzo di Cutrone all’overtime. L’Inter di Spalletti palesa stanchezza fin dall’inizio del primo tempo supplementare. E puntualmente all’ultimo minuto della frazione il Milan passa. Suso, dalla destra, si accentra e crossa col sinistro: assist delizioso per Cutrone che scatta sul filo del fuorigioco e col destro di prima intenzione batte Handanovic (nella foto: Cutrone esulta). Già, ancora una volta il baby bomber Cutrone lascia il segno: entrato al 75′ al posto di uno spento Kalinic, il 19enne insacca il gol-vittoria. Consiglio per Gattuso: forse un attaccante così, seppur giovanissimo, meriterebbe più fiducia e un posto da titolare; anche perchè nel parco attaccanti rossonero non brilla nessun altro. Dopo tante sofferenze: il Milan e i suoi tifosi possono gioire. Eliminare i cugini dalla Coppa Italia, è senza dubbio un fatto che infonde fiducia e morale ad un ambiente depresso.

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