PERISCOPIO/ Quel viadotto che inquina Bolzano e l’alternativa negata per anni

di GIOVANNI PEREZ – Dopo che per anni non si sono mai degnati di rispondere alle mie sollecitazioni per lo spostamento dell’autostrada dall’attuale viadotto (sul quale attraversa Bolzano) in una galleria, il sindaco e il presidente della giunta provinciale hanno improvvisamente “scoperto” che l’ipotesi non solo è fattibile, ma anzi che va realizzata al più presto, guarda caso, per salvaguardare la salute dei cittadini.
Tornando indietro con la memoria, ricordo che per anni si erano rivelate inutili le mie grida di allarme per il passaggio quotidiano di decine di migliaia di camion e automobili con i conseguenti scarichi di gas velenosi, mentre si continuava a ribadire l’impossibilità di trovare i fondi necessari per realizzare, in alternativa al viadotto, una galleria sotto lo sperone roccioso del Virgolo.
Per anni si sono ignorate quelle sollecitazioni, scegliendo di farmi apparire come uno iettatore che con le sue grida di allarme seminava un terrore privo di fondamento: ci sono voluti gli ultimi  preoccupanti rilevamenti degli appositi uffici provinciali per convincere sindaco e presidente della Provincia dell’allarmante realtà e  portarli ad ammettere che i 700 milioni, necessari per la costruzione di una galleria, si possono trovare, soprattutto quando vi è in gioco la salute di centinaia di bambini che vivono nelle vicinanze di quel viadotto.
Tutto bene dunque, se non fosse per un particolare: l’atavica abitudine dei politici di ogni razza, grado, lingua e nazionalità, di attribuirsi i meriti della soluzione di un problema sino a poco prima giudicato inesistente.

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