di GIOVANNI PEREZ – Capodanno al risparmio su tutte le televisioni europee, iniziando con la Rai1 una serata condotta da un Amadeus più magro che mai e intento a propinare ai telespettatori una serie di luoghi comuni davvero invidiabile. Del resto che cosa poteva fare un Amadeus presentando le vecchie glorie degli anni ‘60: una Patti Pravo che tentava pateticamente di rifare se stessa, o il duo Al Bano-Romina Power (un po grassottella) impegnati a riesumare i vecchi successi. Riguardo a questa coppia non è mancato un comportamento di Al Bano che ha mal disposto il pubblico: sembrava vergognarsi per la presenza della sua ex moglie, Romina, le ha girato costantemente e ostentatamente la schiena tanto di risultare non solo un uomo di poco spirito, ma anche di grande maleducazione.
Durante le oltre quattro ore di collegamento da Maratea, sulla scena sono anche comparsi un paio di giovanotti di belle speranze. Neppure un ospite di livello o di carattere internazionale. Evidentemente le casse della Rai sono vuote, prosciugate dai compensi milionari elargiti con grande generosità ai vari protetti, fatti passare per indispensabili trascinatori degli ascolti, tipo il super giornalista-artista Bruno Vespa o la massaia regina delle padelle Antonella Clerici.
A dire il vero non è che Mediaset abbia brillato di più. A parte la solita, noiosa e sovrabbondante pubblicità a getto continuo che induce gran parte degli spettatori a cambiare canale, non si è registrato qualcosa degno di nota da segnalare. Sul palco solo delle mezze figure, evidentemente a prezzi di saldo per un Berlusconi che non si guarda mai allo specchio; l’ex cavaliere non vuole prendere atto che il suo tempo è scaduto e che è arrivato il momento di dedicare il suo tempo alla cura di cani e gatti a supporto della sua fedele animalista Brambilla.
Non hanno brillato per la ricchezza dei programmi nepppure le televisioni germanica e austriaca. Alla presenza di un pubblico stimato intorno ad un milione di persone, la germanica Zdf ha offerto lo spettacolo di fine anno dalla grande piazza berlinese prospiciente la porta di Brandenburgo; parimenti di modeste partecipazioni di artisti l’Orf austriaca che ha inserito nel programma il classico balletto dal teatro dell’Opera di Vienna e l’immancabile gruppo folcloristico tirolerse.
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